“Giovani madri” (Jeunes mères) è il nuovo film dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, uscito in Italia il 20 novembre 2025, distribuito da BIM Distribuzione e Lucky Red. La pellicola si svolge in una casa-famiglia per adolescenti madri nei dintorni di Liège, in Belgio, ed è costruita come un ritratto corale di cinque ragazze — Jessica, Perla, Julie, Naïma e Ariane — che condividono lo stesso tetto mentre cercano di rialzarsi.
Le protagoniste: cinque vite segnate e intrecciate
Le giovani madri interpretate da Babette Verbeek, Elsa Houben, Janaina Halloy Fokan, Lucie Laruelle e Samia Hilmi non sono praticamente delle eroine idealizzate, ma ragazze reali con un passato difficile, un presente incerto e la speranza di spezzare un ciclo di povertà e abbandono. Molto più che una semplice “casa sicura”, il centro diventa un luogo di scontro e solidarietà, dove il quotidiano — i pannolini, le sedute con educatrici, il rapporto con i bambini — si mescola al desiderio di futuro.
Stile registico: realismo e delicatezza
I fratelli Dardenne confermano il loro approccio istituzionale e umano: girato in gran parte “in situ”, con luce naturale, lunghe inquadrature e silenzi che raccontano più delle parole. La decisione di coinvolgere attrici giovani — in parte non professioniste — nasce da un percorso di selezione e prove, per restituire autenticità e spontaneità alle interpretazioni. Nei dialoghi e nel montaggio, la regia evita ogni retorica: qui la speranza esiste, ma non diventa mai sentimentalismo vuoto.
Origine e impegno sociale
L’idea del film è nata da una visita reale dei Dardenne a una “maison maternelle” vicino a Liegi. Quella esperienza li ha convinti a non raccontare una sola storia, ma un coro di esperienze, scegliendo di dar voce a ragazze che spesso non trovano spazio sul grande schermo. Il messaggio è chiaro: la maternità è un atto di grande responsabilità, ma anche di fragilità complessa, e il contesto sociale ha un peso enorme sulle vite di queste giovani donne.
Riconoscimenti e ricezione
“Giovani madri” è stato presentato al 78° Festival di Cannes e ha vinto il Premio per la Miglior Sceneggiatura, assegnato proprio a Jean-Pierre e Luc Dardenne. La critica italiana ha accolto il film con parole di apprezzamento: secondo Mymovies, i Dardenne riescono a costruire “uno spazio a una speranza che non si traduce in un happy end retorico.”
Un film che è anche un invito
Più che una semplice rappresentazione drammatica, “Giovani madri” è un invito alla riflessione: cosa significa diventare madre quando si è ancora ragazze? Come si può interrompere un’eredità di emarginazione e dolore? I Dardenne non danno risposte semplici, ma lasciano emergere la dignità di queste giovani, il loro fragore interiore e la forza del sostegno reciproco.
