Ornella Vanoni, icona della musica italiana, è scomparsa all’età di 91 anni nella sua abitazione di Milano. La città ha proclamato il lutto cittadino in suo onore. Il trombettista Paolo Fresu, amico e collaboratore di lunga data, ha condiviso ricordi e aneddoti sulla loro amicizia e collaborazione artistica.
Un’amicizia profonda e una promessa mantenuta
Paolo Fresu ha ricordato il loro primo incontro negli anni ’90 al Tangram di Milano e le numerose esperienze condivise in oltre trent’anni di amicizia. Ha descritto Ornella come “l’emozione della vita”, capace di mettere al centro del mondo la solitudine e la passione, l’amore per sé stessa e per il prossimo, il pathos e la poesia. Nel maggio del 2020, Ornella gli chiese di suonare al suo funerale, richiesta che Fresu ha accettato con emozione.
Il desiderio di un addio in musica
Tre anni fa, Ornella Vanoni aveva espresso in televisione il desiderio di essere sepolta indossando un abito firmato Dior e di avere un funerale accompagnato dalle note di un dolce e malinconico jazz suonato da Paolo Fresu. Questo desiderio era stato confidato al trombettista già nel 2019. Fresu ha raccontato: “Mi chiamò una mattina di sei anni fa. Ero a Bologna. Avevo accompagnato mio figlio a scuola. Mi svelò quel suo desiderio, mi disse cosa avrei dovuto suonare. Una cosa che mi colpì molto. Per anni ho avuto questo timore e scherzosamente le dissi: ‘Se muoio prima io devi venire tu a cantare'”.
Un legame speciale con il pubblico giovane
Fresu ha sottolineato come Ornella Vanoni, soprattutto negli ultimi anni, avesse compreso l’importanza di parlare a tutti, inclusi i giovani. Ha ricordato il giorno della sua laurea honoris causa, quando centinaia di ragazzi erano presenti per salutarla. Questo legame speciale con il pubblico giovane ha reso Ornella una figura ancora più amata e rispettata nel panorama musicale italiano.
