Mark Kerr: dalla lotta libera al cinema con ‘The Smashing Machine’

Un viaggio attraverso la vita e la carriera di Mark Kerr, ex campione di MMA, e la sua recente rappresentazione cinematografica.

Mark Kerr, noto come “The Smashing Machine”, è stato un campione di arti marziali miste (MMA) e dell’Ultimate Fighting Championship (UFC). La sua vita intensa e complessa è stata recentemente portata sul grande schermo nel film “The Smashing Machine” di Benny Safdie, con Dwayne Johnson nel ruolo di Kerr.

Dall’Ohio al successo nella lotta libera

Nato a Toledo, Ohio, nel 1968, da madre portoricana e padre irlandese, Kerr ha mostrato fin da giovane una predisposizione per lo sport, praticando corsa, baseball e football. Durante gli anni del liceo, si è appassionato alla lotta libera, frequentando la Syracuse University, dove nel 1992 ha vinto il campionato universitario NCAA, battendo Randy Couture, futuro campione MMA. In questo periodo, Kerr ha iniziato a manifestare una dipendenza da oppiacei e antidolorifici, utilizzati inizialmente per attenuare il dolore dei colpi subiti e per sopportare la fatica degli allenamenti.

L’approdo alle arti marziali miste e il soprannome “The Smashing Machine”

Nel 1997, Kerr ha debuttato nel World Vale Tudo Championship in Brasile, vincendo il torneo dei Pesi Massimi. Durante la finale contro Fabio Gurgel, cintura nera di Brazilian Jiu-Jitsu, Kerr ha mostrato una tecnica di “ground and pound” particolarmente efficace, infliggendo gravi danni all’avversario. Dopo quell’incontro, una rivista brasiliana ha pubblicato una foto di Kerr con il titolo “Maquina de Bater”, ovvero “macchina demolitrice”, da cui deriva il soprannome “The Smashing Machine”. 

La trasposizione cinematografica e l’interpretazione di Dwayne Johnson

La vita di Kerr è stata recentemente raccontata nel film “The Smashing Machine” di Benny Safdie, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2025. Dwayne Johnson, noto come “The Rock”, interpreta Kerr, offrendo una performance che ha ricevuto elogi per la sua profondità e autenticità. Il film esplora non solo la carriera sportiva di Kerr, ma anche le sue battaglie personali, inclusa la lotta contro la dipendenza. Durante la proiezione ufficiale a Venezia, sia Johnson che Kerr hanno mostrato emozione, con occhi lucidi alla fine del film. 

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