Dipinto di Klimt venduto per 236 milioni di dollari: record per il ‘Ritratto di Elisabeth Lederer’

Il 'Ritratto di Elisabeth Lederer' di Gustav Klimt è stato venduto all'asta da Sotheby's a New York per 236 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record per l'arte moderna.

Il “Ritratto di Elisabeth Lederer” di Gustav Klimt è stato venduto all’asta da Sotheby’s a New York per 236 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record per l’arte moderna. Il dipinto, realizzato tra il 1914 e il 1916, raffigura Elisabeth Lederer, figlia di una facoltosa famiglia viennese. Durante l’occupazione nazista, Elisabeth sostenne che Klimt fosse suo padre, una dichiarazione che, supportata dal suo ex cognato affiliato al regime, le permise di evitare la persecuzione e rimanere a Vienna fino alla sua morte nel 1944. 

Un capolavoro di Klimt raggiunge cifre record

Il “Ritratto di Elisabeth Lederer” è stato venduto per 236,4 milioni di dollari, superando le stime iniziali di 150 milioni. Questo prezzo lo rende il secondo dipinto più costoso mai venduto all’asta, dopo il “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci, venduto per 450 milioni di dollari nel 2017. La vendita ha avuto luogo durante un’asta dedicata alla collezione di Leonard A. Lauder, magnate dei cosmetici e noto collezionista d’arte, scomparso nel giugno scorso.

La collezione di Leonard Lauder e l’asta da Sotheby’s

L’asta ha incluso altre opere significative della collezione di Lauder. Oltre al “Ritratto di Elisabeth Lederer”, sono stati venduti altri quattro dipinti di Klimt, portando il totale delle vendite per le sue opere a 392 milioni di dollari. Tra gli altri artisti presenti nell’asta figuravano Vincent van Gogh, Henri Matisse ed Edvard Munch. Un altro pezzo notevole è stato “America”, un gabinetto d’oro massiccio creato da Maurizio Cattelan, venduto per 12,1 milioni di dollari.

Il valore storico e artistico del dipinto

Il “Ritratto di Elisabeth Lederer” è considerato uno dei capolavori della maturità artistica di Klimt. Il dipinto raffigura Elisabeth avvolta in un abito ispirato alla moda di Paul Poiret, con influenze orientali e una tavolozza dorata caratteristica dell’artista. Oltre al suo valore artistico, l’opera ha una storia significativa legata al periodo nazista, durante il quale Elisabeth riuscì a evitare la persecuzione grazie alla sua affermazione di essere figlia di Klimt.

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