Anna Foglietta a Radio Kiss Kiss: “Usare la visibilità per sostenere chi ha bisogno è un dovere”

L’attrice e attivista Anna Foglietta racconta a Radio Kiss Kiss il suo impegno per i diritti dei bambini e l’importanza di usare la propria voce in modo persistente.

Anna Foglietta è stata ospite di Radio Kiss Kiss in occasione del Fanpage Rumore Festival, trasmesso in diretta dall’Acquario Romano. L’attrice, nota anche per il suo impegno sociale, ha raccontato il suo ruolo di attivista e presidente dell’associazione Every Child is My Child, sottolineando quanto sia importante oggi usare la propria voce per sostenere chi non può farsi sentire. Foglietta ha parlato anche del valore delle parole e della responsabilità di chi ha visibilità pubblica.

Anna Foglietta e l’impegno per i diritti dell’infanzia

Durante l’intervista, Anna Foglietta ha spiegato di essere presente al Fanpage Rumore Festival non per parlare di patriarcato, ma per raccontare la sua esperienza come attivista e presidente di Every Child is My Child, associazione nata nel 2017 per la tutela dei diritti dell’infanzia. L’attrice ha sottolineato l’importanza di “mettere la propria voce, come artista e come donna, a servizio di ciò che è davvero necessario”. Secondo Foglietta, è fondamentale non distogliere lo sguardo dai problemi reali e diventare un “megafono” per tutte quelle voci che oggi “purtroppo non fanno alcun rumore”. Il suo impegno personale si traduce nell’utilizzare la propria visibilità e credibilità per sostenere cause sociali, un privilegio che, secondo lei, dovrebbe essere condiviso da tutti coloro che hanno la possibilità di farsi ascoltare. L’associazione Every Child is My Child si occupa di progetti concreti per i bambini in difficoltà, e Foglietta ha ribadito quanto sia importante continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi.

Il ruolo degli artisti e la responsabilità della visibilità

Alla domanda su cosa possano fare gli attori per sostenere cause sociali, Anna Foglietta ha risposto con sincerità: “Non parlo per gli altri, posso dire quello che faccio io. Non esimersi dall’utilizzare anche la propria visibilità, la propria credibilità e la propria risonanza per metterla a servizio degli altri”. L’attrice ha evidenziato come, nel periodo storico attuale, questo atteggiamento debba diventare un sentimento universale. Sfruttare il proprio privilegio per dare voce a chi non ce l’ha è, secondo Foglietta, una responsabilità che va oltre la professione di artista. Ha invitato tutti, non solo i colleghi del mondo dello spettacolo, a riflettere su come sia possibile contribuire in modo concreto al cambiamento sociale. La sua testimonianza mette in luce il valore dell’impegno personale e la necessità di non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie.

L’importanza delle parole e del “rumore” persistente

Nel corso della conversazione, Anna Foglietta ha affrontato anche il tema della comunicazione nell’era dei social media. Ha sottolineato quanto sia importante “trovare le parole giuste per non essere fraintesi”, soprattutto in un contesto in cui i messaggi viaggiano molto velocemente e rischiano di perdere il loro significato. Foglietta ha definito il nostro tempo come “il tempo del come”, spiegando che oggi il modo in cui si fanno le cose è determinante e di come “la tua voce è davvero portatrice sana di una consapevolezza e di un pensiero radicato dentro di te”. Per lei, “il rumore oggi è necessario, fondamentale, imprescindibile, ma deve essere un rumore persistente, non un rumore che si sgonfia”. L’invito finale è quello di alimentare questa persistenza, continuando a parlare e a sensibilizzare, senza lasciarsi scoraggiare dalla velocità e dalla superficialità della comunicazione contemporanea.

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