UEFA, Ceferin: “Il calcio europeo è resiliente come Roma”

Le dichiarazioni di Aleksander Ceferin durante l'assemblea ECA a Roma sottolineano la resilienza del calcio europeo e il suo ruolo nei momenti difficili.

Durante l’assemblea ECA in corso a Roma, Aleksander Ceferin, presidente UEFA, ha sottolineato il legame tra la resilienza della città e quella del calcio europeo. “E’ un onore essere qui, nella città eterna. Roma, diceva Virgilio, è un impero senza fine e per quanto poi ci sia stata la sua caduta la città continua a brillare, è resiliente. Queste stesse qualità definiscono il calcio europeo a livello di club”, ha dichiarato Ceferin davanti ai rappresentanti dei club europei.

La resilienza del calcio europeo 

Ceferin ha ricordato come il calcio europeo abbia saputo superare momenti difficili. “Abbiamo superato crisi senza precedenti, sfidando le tradizioni diventando più forti che mai”, ha spiegato. Il presidente UEFA ha citato guerre, epidemie e stravolgimenti economici tra le difficoltà affrontate dal movimento calcistico continentale. “Il calcio europeo è uscito forte e somiglia allo spirito dei gladiatori”, ha aggiunto. Ceferin ha poi sottolineato il coraggio dimostrato nel riformare le competizioni per club: “Noi mostriamo quel coraggio quando abbiamo deciso di riformare le competizioni per club, un’audacia ricompensata perché ha generato valore fuori e dentro il campo”.

Il ruolo del calcio come ancora nei momenti difficili 

Nel suo intervento, Ceferin ha evidenziato il ruolo sociale del calcio nei momenti di crisi. “Promuoviamo un calcio inclusivo e che sia un’ancora nei momenti difficili che viviamo. Il calcio è un posto dove apparteniamo tutti”, ha affermato. Secondo Ceferin, davanti a crisi politiche e sociali, il calcio rappresenta un elemento di unione: “Davanti a crisi politiche e sociali abbiamo bisogno di qualcosa che unisca e il calcio ha questo ruolo e dobbiamo conservarlo”.

Le riforme e la posizione UEFA sulle competizioni 

Ceferin ha ribadito la posizione della UEFA sulle competizioni tra club. “L’Europa definisce degli standard quando si parla di calcio mondiale e dal di fuori ci sono stati tentativi di riformare il nostro sport, ma noi non organizzeremo mai una competizione per 12 club”, ha dichiarato. Il presidente UEFA ha così confermato la volontà di mantenere un calcio inclusivo e aperto, respingendo l’idea di tornei chiusi riservati a pochi club selezionati.

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