Ventisei cittadini italiani coinvolti nella vicenda della Flotilla hanno lasciato Israele nelle ultime ore. Secondo quanto riportato dalle fonti, il gruppo era stato fermato nei giorni scorsi dalle autorità israeliane. Alcuni di loro avevano partecipato alla missione della Flotilla diretta verso Gaza. Le autorità italiane hanno seguito la situazione e si sono attivate per il rimpatrio dei connazionali.
Rientro degli italiani
Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, i 26 italiani sono stati rimpatriati dopo essere stati trattenuti in Israele. Il gruppo comprendeva anche alcuni parlamentari che avevano preso parte alla missione. Sky TG24 riporta che il rientro è avvenuto in modo ordinato e che le autorità italiane hanno fornito assistenza consolare durante tutte le fasi della vicenda. Repubblica sottolinea che tra i rimpatriati ci sono anche attivisti e operatori umanitari. Secondo alcune fonti, le procedure di rimpatrio sarebbero state accelerate dopo le richieste delle famiglie e delle istituzioni italiane.
L’esposto degli attivisti
Gli attivisti coinvolti nella missione hanno presentato un esposto alle autorità italiane. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, l’esposto riguarda le modalità con cui sono stati fermati e trattenuti in Israele. Gli attivisti chiedono che venga fatta luce su quanto accaduto durante il fermo e sulle condizioni di detenzione. Alcuni di loro hanno dichiarato di aver subito trattamenti che ritengono non conformi alle norme internazionali. “Abbiamo deciso di presentare un esposto per tutelare i nostri diritti”, hanno affermato alcuni partecipanti alla missione.
La posizione delle autorità italiane
Le autorità italiane hanno seguito la vicenda fin dall’inizio. Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, l’ambasciata italiana a Tel Aviv ha mantenuto costanti contatti con le autorità israeliane per garantire l’assistenza ai connazionali. La Repubblica riporta che il Ministero degli Esteri ha monitorato la situazione e ha fornito supporto legale e logistico ai cittadini italiani coinvolti. Le istituzioni italiane hanno dichiarato di voler continuare a seguire la vicenda e di essere a disposizione per ulteriori chiarimenti.