La voce di Hind Rajab è un film che porta sullo schermo la drammatica storia di una bambina palestinese di sei anni, uccisa durante un attacco a Gaza. La regista Kaouther Ben Hania utilizza le vere registrazioni telefoniche della piccola Hind per raccontare le sue ultime ore di vita, offrendo una testimonianza toccante e sconvolgente.
La storia di Hind Rajab: una tragedia reale
Il film si basa su un evento realmente accaduto nel 2024 nella Striscia di Gaza. Hind Rajab, una bambina di sei anni, rimase intrappolata in un’auto colpita dalle forze israeliane. Durante le sue ultime ore, Hind riuscì a contattare telefonicamente la Mezzaluna Rossa palestinese, implorando aiuto. Le sue parole, registrate dal centralino del pronto soccorso, sono state integrate nel film, permettendo agli spettatori di ascoltare direttamente la sua voce. Questa scelta narrativa amplifica l’impatto emotivo della pellicola, rendendo la tragedia ancora più tangibile.
La scelta stilistica della regista
Kaouther Ben Hania ha scelto con grande sensibilità di utilizzare nel suo film le registrazioni originali della piccola Hind, tragicamente scomparsa, come forma di omaggio alla sua memoria e come atto di denuncia contro gli orrori della guerra. Una decisione potente e toccante, che restituisce alla narrazione un impatto autentico e profondo, evitando ogni tentazione di spettacolarizzazione o drammatizzazione eccessiva di una vicenda già intrinsecamente dolorosa.
Attraverso questa scelta stilistica e umana, il film assume un tono di crudo realismo, portando sullo schermo non solo una storia individuale, ma anche la sofferenza collettiva di tante vittime innocenti. La regista tunisina ha spiegato di voler dare voce a chi non può più parlare, rendendo visibile ciò che spesso viene taciuto. Il suo obiettivo – ha sottolineato – è quello di ricordare, attraverso il linguaggio del cinema, le vite spezzate troppo presto, e di trasformare il silenzio in testimonianza.
Accoglienza e impatto del film
Presentato in concorso alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia, La voce di Hind Rajab ha ricevuto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria. Il film ha commosso il pubblico, ottenendo applausi prolungati e recensioni positive. Critici come Maurizio Porro de Il Corriere della Sera hanno sottolineato l’importanza del film nel portare alla luce storie spesso ignorate, mentre Pedro Armocida de Il Giornale ha evidenziato come la voce di Hind colpisca e atterrisca lo spettatore, rendendo la pellicola un tributo alle vittime innocenti dei conflitti.