Emma Watson, celebre per il ruolo di Hermione Granger nella saga di “Harry Potter”, ha recentemente parlato delle motivazioni che l’hanno spinta ad allontanarsi dalla recitazione. In un’intervista a Hollywood Authentic, l’attrice ha espresso il suo amore per l’arte recitativa, ma ha sottolineato come alcune dinamiche dell’industria cinematografica abbiano avuto un impatto negativo su di lei.
Le pressioni dell’industria cinematografica
Watson ha dichiarato: “Amavo recitare, ma una cosa mi distruggeva l’anima”. Ha spiegato che, nonostante la passione per il suo lavoro, le pressioni e le aspettative legate alla promozione dei film erano per lei particolarmente stressanti e demoralizzanti. Questo l’ha portata a riflettere sulla necessità di prendersi una pausa per preservare il proprio benessere mentale e fisico.
Il rapporto con J.K. Rowling
In merito alle controverse dichiarazioni di J.K. Rowling sulle persone transgender, Watson ha espresso il suo dispiacere per non aver avuto l’opportunità di discutere apertamente la questione con l’autrice. Ha affermato: “Mi dispiace che non sia mai stato possibile avere una vera conversazione sulla cosa”. L’attrice ha sottolineato l’importanza di mantenere il rispetto reciproco anche in presenza di opinioni divergenti.
Nuovi progetti e prospettive future
Durante il suo periodo lontano dal cinema, Watson ha intrapreso diversi progetti personali e professionali. Ha fondato, insieme alla sua famiglia, il marchio di gin Renais e ha proseguito gli studi accademici, conseguendo un master in Scrittura Creativa e attualmente frequentando un dottorato in Filosofia all’Università di Oxford. Inoltre, ha debuttato come regista in una campagna per Prada e ha partecipato a iniziative legate alla sostenibilità. Nonostante l’allontanamento dalla recitazione, Watson non esclude un ritorno sul grande schermo, a condizione di poter essere coinvolta creativamente nei progetti futuri.
