Donald Trump sorprende il mondo con un cambio di posizione netto sul conflitto in Ucraina. A margine dell’Assemblea Generale dell’Onu, il presidente americano ha dichiarato che Kiev, con il sostegno dell’Unione Europea e della Nato, può riconquistare i territori occupati dalla Russia, ribaltando di fatto le indicazioni espresse solo dieci giorni fa, quando invitava il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a trovare un’intesa rapida con Vladimir Putin.
Secondo Trump, la Russia è ormai una “tigre di carta” e l’Ucraina ha le capacità militari ed economiche per riportare i confini del Paese alla situazione pre-guerra. In un post sul social Truth, il tycoon sottolinea che Kiev potrebbe addirittura “andare oltre”, evidenziando un cambiamento radicale rispetto alle ipotesi di concessioni territoriali a Mosca ventilate nei mesi scorsi.
Il presidente ha espresso grande elogio per Zelensky, definendolo “un grand’uomo che sta combattendo in modo incredibile”. Trump ha inoltre ricordato come la guerra, che avrebbe dovuto concludersi in pochi giorni secondo le previsioni iniziali, continui da tre anni e mezzo, evidenziando il coraggio e la resistenza ucraina. La Nato, ha ricordato, sta fornendo armi a Kiev attraverso gli Stati Uniti, rafforzando il sostegno militare alla resistenza ucraina.
A sorpresa, Trump ha anche risposto con un perentorio “Yes, I do” alla domanda se i paesi della Nato dovessero abbattere i jet russi che violano lo spazio aereo alleato. La risposta implica una posizione più risoluta rispetto alle ultime settimane e conferma l’impegno americano a fianco dei partner europei in scenari di conflitto aereo.
Le parole di Trump hanno colto di sorpresa anche Zelensky, che in un’intervista a Fox News ha confermato un miglioramento dei rapporti con il presidente americano, sottolineando come le menzogne di Putin abbiano inciso sulle percezioni iniziali. Il leader ucraino ha inoltre messo in guardia sul rischio rappresentato dai droni a lungo raggio russi, utilizzati per sondare le difese della Nato e verificare eventuali vulnerabilità, chiamando in causa anche la Cina come attore chiave per una possibile risoluzione del conflitto.
Le tensioni nei cieli europei sono evidenti: nelle ultime settimane, la Polonia ha fatto alzare i propri F-15 e F-35 per intercettare droni russi, mentre tre MiG-31 russi hanno violato lo spazio aereo estone, sorvolando per 12 minuti il Golfo di Finlandia, con l’intervento anche di F-35 italiani. La Nato mantiene una vigilanza attiva e il segretario generale Mark Rutte ha sottolineato l’attenzione degli alleati su ogni incursione, pur definendo prematuro ogni giudizio definitivo sui blitz recenti.
Con queste dichiarazioni, Trump sembra aver ridefinito il dibattito sulla strategia americana e sulla posizione della Nato, aprendo scenari politici e militari inediti nel contesto della guerra in Ucraina.
