Fedez denunciato per la frase su Jannik Sinner: “Istigazione all’odio razziale”

Il consigliere comunale di Bolzano Giuseppe Martucci ha presentato un esposto contro Fedez per una strofa su Jannik Sinner, accusandolo di istigazione all'odio razziale.

Il consigliere comunale di Bolzano, Giuseppe Martucci, esponente di Fratelli d’Italia, ha presentato un esposto alla Procura contro il rapper Fedez, accusandolo di istigazione all’odio razziale. La denuncia riguarda una strofa di una nuova canzone di Fedez, in cui si fa riferimento al tennista altoatesino Jannik Sinner. Secondo quanto riportato da “Il Fatto Quotidiano”, Martucci ha dichiarato: “Ho sentito il dovere di agire a tutela dei valori fondanti della nostra Costituzione”. 

La strofa incriminata

Fedez ha recentemente condiviso sui social media un’anteprima del testo di una sua nuova canzone, che include la seguente strofa: “L’italiano ha un nuovo idolo, si chiama Jannik Sinner. Puro sangue italiano con l’accento di Adolf Hitler”. Questa frase ha suscitato immediate polemiche, poiché Sinner è nato a San Candido, in Alto Adige, e proviene da una famiglia di madrelingua tedesca. 

Reazioni politiche e sociali

La Südtiroler Volkspartei (SVP) ha reagito con fermezza alle recenti dichiarazioni di Fedez, giudicate inaccettabili e offensive nei confronti della comunità altoatesina di lingua tedesca. L’indignazione del partito di riferimento per la minoranza germanofona in Alto Adige è stata espressa in modo chiaro dai parlamentari Julia Unterberger e Manfred Schullian, che hanno condannato l’accostamento fatto dal rapper come “profondamente irrispettoso e lesivo della dignità di un’intera minoranza che da decenni contribuisce in modo pacifico e costruttivo alla vita democratica del Paese.”

In particolare, i due esponenti della SVP hanno sottolineato come simili uscite pubbliche, soprattutto da parte di personaggi noti, rischino di alimentare stereotipi e pregiudizi ingiustificati, contribuendo a un clima di tensione e disinformazione sulle realtà linguistiche e culturali presenti in Italia. L’accostamento fatto da Fedez tra il tennista altoatesino Jannik Sinner e Adolf Hitler, anche se probabilmente frutto di ironia o provocazione, è stato percepito come un grave scivolone, capace di offendere un’intera comunità.

A unirsi alle critiche è stato anche il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, che – come riportato dal Corriere dell’Alto Adige – ha definito le parole del rapper una dimostrazione di “profonda ignoranza verso le minoranze linguistiche presenti in Italia”. Urzì ha ribadito l’importanza di rispettare la diversità culturale e linguistica che caratterizza il nostro Paese, ricordando come l’Alto Adige sia un modello di convivenza tra più identità, costruito con fatica nel corso di decenni.

L’episodio ha riacceso il dibattito pubblico sull’uso delle parole, soprattutto quando provengono da figure di grande visibilità come Fedez, che hanno un’enorme influenza su un vasto pubblico, in particolare tra i più giovani. E mentre sui social si moltiplicano le reazioni, tra chi difende la libertà di espressione e chi chiede maggior senso di responsabilità, resta forte il messaggio lanciato dalla SVP: le minoranze non sono uno scherzo, ma una parte fondamentale del tessuto culturale e identitario del nostro Paese.

La difesa di Fedez

Intervenendo alla trasmissione radiofonica “La Zanzara” su Radio24, Fedez ha spiegato che la sua intenzione non era criticare Sinner, ma piuttosto il fanatismo italiano. Ha dichiarato: “Non è una critica a Sinner, è più una critica al fanatismo italiano. Non è che ho accostato Sinner a Hitler. Si chiama ironia”. Ha aggiunto di non conoscere personalmente Sinner e di non seguire il tennis. 

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