La nave Sumud Flotilla, con a bordo attivisti internazionali, ha ripreso la navigazione da Barcellona verso la Striscia di Gaza dopo essere stata costretta a rientrare in porto a causa del forte vento. La partenza è avvenuta dopo una notte trascorsa in porto per motivi di sicurezza legati alle condizioni meteo. La missione della Flotilla è quella di portare aiuti umanitari a Gaza e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione nella Striscia.
La ripartenza della Flotilla
La nave era partita inizialmente da Barcellona domenica 31 agosto, ma era stata costretta a rientrare poco dopo a causa del peggioramento delle condizioni del mare. Gli organizzatori hanno dichiarato che la decisione di ripartire è stata presa dopo aver verificato un miglioramento del meteo. “Abbiamo atteso che il vento calasse per garantire la sicurezza di tutti a bordo”, hanno spiegato gli attivisti. La Flotilla trasporta aiuti e materiale medico destinati alla popolazione di Gaza.
Le dichiarazioni delle autorità israeliane
Le autorità israeliane hanno dichiarato che tratteranno gli attivisti della Flotilla come terroristi nel caso in cui dovessero tentare di forzare il blocco navale imposto su Gaza. “Tratteremo gli attivisti della Flotilla come terroristi”, hanno affermato fonti israeliane citate dal quotidiano. Le autorità hanno ribadito che il blocco navale è considerato una misura di sicurezza e che ogni tentativo di violarlo sarà affrontato con fermezza.
Le reazioni degli attivisti
Gli attivisti a bordo della Sumud Flotilla hanno ribadito la natura pacifica della loro missione. Gli organizzatori hanno dichiarato: “Il nostro obiettivo è portare aiuti umanitari e attirare l’attenzione internazionale sulla situazione a Gaza”. Hanno inoltre sottolineato che la Flotilla è composta da volontari provenienti da diversi Paesi e che il viaggio è stato organizzato nel rispetto delle normative internazionali.