Elio di “Elio e le Storie Tese”, ha condiviso la sua esperienza personale riguardo al figlio Dante, affetto da autismo. In un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato le sfide affrontate dalla sua famiglia e l’importanza del supporto ricevuto.
La scoperta dell’autismo di Dante
Elio ha raccontato che sua moglie è stata la prima a notare comportamenti insoliti nel loro figlio Dante. Inizialmente, lui cercava di rassicurarla, pensando che tutto si sarebbe normalizzato. Tuttavia, avendo due gemelli, le differenze nel percorso di crescita tra Dante e suo fratello erano evidenti. La diagnosi di autismo ha portato la famiglia a confrontarsi con la solitudine e la mancanza di supporto adeguato. Elio ha sottolineato la difficoltà nel trovare professionisti competenti e la mancanza di protocolli chiari per i genitori che si trovano ad affrontare situazioni simili.
L’impegno della moglie e la privacy familiare
La moglie di Elio ha dedicato completamente il suo tempo e le sue energie al supporto di Dante. Nonostante l’attenzione mediatica, è riuscita a mantenere una discrezione notevole, tanto che il suo nome non è mai stato reso pubblico. Elio ha espresso profonda gratitudine per il ruolo fondamentale che sua moglie ha svolto nella gestione quotidiana e nel progresso di Dante.
L’importanza del lavoro e dell’inclusione sociale
Elio ha evidenziato l’importanza di iniziative come PizzAut, una pizzeria gestita da ragazzi autistici, che offre loro opportunità di lavoro e socializzazione. Ha sottolineato come il lavoro non solo nobiliti l’uomo, ma nel caso dei ragazzi autistici, restituisca loro frammenti di vita altrimenti preclusi. Elio ha anche partecipato attivamente a eventi e incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’autismo e promuovere l’inclusione sociale.