Un gruppo di artisti, registi e attivisti, riuniti sotto la sigla Venice4Palestine (V4P), ha inviato una lettera alla Biennale di Venezia chiedendo il ritiro dell’invito agli attori Gal Gadot e Gerard Butler alla prossima Mostra del Cinema. Secondo il collettivo, i due attori avrebbero sostenuto pubblicamente e attivamente il genocidio in corso in Palestina. Inoltre, V4P propone che lo spazio riservato a Gadot e Butler venga assegnato a una delegazione palestinese, permettendo loro di sfilare sul red carpet con la bandiera palestinese.
La risposta della Biennale e le reazioni del collettivo
In risposta alla lettera di V4P, l’ufficio stampa della Biennale ha sottolineato che l’istituzione e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sono sempre stati luoghi di confronto aperti e sensibili alle questioni urgenti della società e del mondo. Tuttavia, il collettivo ha criticato questa risposta, affermando che la comunicazione ufficiale non menziona esplicitamente la Palestina, il genocidio in corso o lo Stato di Israele. V4P ha espresso apprezzamento per la presenza di film come “The Voice of Hind Rajab” della regista Kaouther Ben Hania, ma si è interrogato su come si possa rendere omaggio a figure come Gerard Butler e Gal Gadot, che sostengono ideologicamente e materialmente la condotta politica e militare di Israele.
Richieste aggiuntive e sostegno alla manifestazione
Oltre al ritiro dell’invito a Gadot e Butler, V4P ha chiesto alla Biennale di esporsi con azioni e posizioni chiare, interrompendo le partnership con organizzazioni che sostengono il governo israeliano. Il collettivo ha anche sollecitato che durante la cerimonia d’apertura della Mostra venga dato spazio ad artisti palestinesi per portare una testimonianza diretta. Inoltre, V4P ha espresso sostegno alla manifestazione “Stop al genocidio-Palestina libera”, prevista per il 30 agosto al Lido, promossa da diversi gruppi politici, collettivi e associazioni regionali e nazionali.
Crescente adesione all’appello
L’appello di V4P ha raccolto oltre 1.200 firme in 24 ore, con adesioni di personalità come Carlo Verdone, i Manetti Bros, Miriam Leone e Valentina Lodovini. Questi nomi si aggiungono a quelli di Marco Bellocchio, Laura Morante, Valeria Golino, Toni e Beppe Servillo, Fiorella Mannoia, Alba e Alice Rohrwacher, Claudio Santamaria, Pietro Sermonti, Gabriele Muccino, Serena Dandini, Roger Waters, Stefania Casini, Abel Ferrara, Francesca Marciano, Susanna Nicchiarelli, Giuseppe Piccioni, Olivier Rabourdin, Greta Scarano, Silvia Scola, Paola Turci e Andrea Zuliani. L’appello chiede una posizione pubblica chiara, visibile e solidale rispetto alla situazione in Palestina, affermando che non è più possibile restare in silenzio di fronte al massacro in corso.