La canzone ‘Vuoto a perdere’ di Noemi, scritta da Vasco Rossi, ha varcato i confini italiani per diventare un inno tra i tifosi del Paris Saint-Germain. Il brano, pubblicato nel 2011, è stato adottato dai sostenitori parigini che lo intonano durante le partite al Parco dei Principi.
Noemi: “Vorrei cantare per il Paris Saint-Germain”
In un’intervista al quotidiano francese ‘Le Parisien’, Noemi ha espresso il desiderio di esibirsi dal vivo per i tifosi del PSG. “Mi piacerebbe moltissimo venire a Parigi a cantare per il PSG”, ha dichiarato la cantante romana. Ha aggiunto: “Il PSG è una grande squadra, famosissima in tutto il mondo, con una storia incredibile. Come tifosa di calcio, sarebbe magnifico. Il senso della musica è questo, superare le frontiere. I tempi sono difficili, sarebbe una bellissima occasione di unirsi attorno alla musica, allo sport, all’umanità”.
L’adozione di ‘Vuoto a perdere’ dai tifosi del PSG
I tifosi del Paris Saint-Germain hanno trasformato ‘Vuoto a perdere’ in un coro da stadio, adattandone la melodia e il testo per sostenere la loro squadra. Noemi ha commentato: “Adoro la versione stadio. Sentire tutti cantare in coro, poco mi importa se cambiano la melodia, il ritmo, amo solo la loro energia”. La cantante ha inoltre raccontato che, durante i suoi concerti a Napoli, il pubblico intona spontaneamente la versione da stadio del brano, rendendo difficile eseguire l’originale. Ha ricordato anche di aver scoperto che il brano era stato adottato dai tifosi del Pescara: “All’inizio non mi ero resa conto che fosse la mia canzone, poi un amico me lo ha fatto notare”.
Un successo che supera le frontiere
‘Vuoto a perdere’ è stata scritta da Vasco Rossi e Gaetano Curreri per Noemi e pubblicata nel 2011. La sua trasformazione in coro da stadio, sia in Italia che in Francia, testimonia la capacità della musica di unire culture diverse. Noemi, tifosa della Roma, ha espresso il desiderio che anche i sostenitori giallorossi adottino il brano, ma con un pizzico di autoironia ha aggiunto: “Come dicevano i latini, nemo propheta in patria”.