Lucy Liu riceve il Pardo alla carriera a Locarno e presenta ‘Rosemead’

L'attrice statunitense Lucy Liu è stata onorata con il Pardo alla carriera al Locarno Film Festival, dove ha presentato il suo nuovo film 'Rosemead', affrontando temi profondi legati alla maternità e alla salute mentale.

Lucy Liu, celebre per i suoi ruoli in film d’azione come “Charlie’s Angels” e “Kill Bill”, ha ricevuto il Pardo alla carriera al 78° Locarno Film Festival. Durante l’evento, ha presentato il suo ultimo lavoro, “Rosemead”, un dramma familiare che segna una svolta significativa nella sua carriera.

Un riconoscimento alla carriera e una nuova sfida cinematografica

Lucy Liu ha ricevuto il Pardo alla carriera al Locarno Film Festival, un riconoscimento che celebra oltre trent’anni di successi nel mondo del cinema e della televisione. Durante la cerimonia, l’attrice ha presentato “Rosemead”, un film che la vede protagonista nel ruolo di Irene, una madre immigrata cinese che affronta la propria malattia terminale e le sfide legate alla salute mentale del figlio. Liu ha dichiarato: “Ho sentito la responsabilità di interpretare quel personaggio. Il pubblico non deve pensare che Irene è un mostro. L’amore la spinge oltre ogni limite naturale”. 

La genesi di ‘Rosemead’ e l’impegno di Lucy Liu

Il progetto “Rosemead” è nato dalla lettura di un articolo del Los Angeles Times che ha profondamente colpito Lucy Liu. L’attrice ha lavorato per anni alla realizzazione del film, sia come protagonista che come produttrice. Ha sottolineato l’importanza di rappresentare con autenticità la comunità sino-americana, affermando: “Per darle verità mi sono ispirata alla mia famiglia e alla comunità sino-americana: fisicità, gergo, usanze, cultura”. 

Un messaggio sulla salute mentale e l’importanza del dialogo

“Rosemead” affronta temi delicati come la salute mentale e le dinamiche familiari. Lucy Liu ha espresso la speranza che il film incoraggi il pubblico a parlare più apertamente di questi argomenti, specialmente all’interno della comunità asiatica-americana. Ha dichiarato: “Le famiglie devono sapere che in casi come quello del film, possono essere aiutate: se siamo tristi, è importante parlarne con qualcuno”. 

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