Johnson Righeira: “I diritti d’autore di ‘Vamos a la playa’ sono la mia pensione”

Il cantante racconta il successo dei Righeira, la separazione da Michael e la sua nuova vita tra musica e vino.

Stefano Righi, noto come Johnson Righeira, ha recentemente condiviso, in un’intervista al Corriere della Sera, dettagli sulla sua carriera musicale, la separazione dal collega Michael e la sua attuale vita tra musica e produzione vinicola.

Il successo dei Righeira e la separazione da Michael

Negli anni ’80, i Righeira hanno raggiunto la fama con hit come “Vamos a la playa” e “L’estate sta finendo”. Johnson ha rivelato che i diritti d’autore di “Vamos a la playa” continuano a garantirgli un reddito stabile, definendoli “la mia pensione”. Tuttavia, il successo non è durato a lungo, e il duo si è separato. Johnson ha ammesso: “Io fui superficiale, lui più profondo”. Ha anche confessato di aver sperperato rapidamente i guadagni, raccontando episodi come un viaggio in taxi da Riccione al Salernitano che gli costò oltre un milione di lire. 

Una nuova vita tra musica e vino

Dopo la separazione, Johnson ha intrapreso una carriera solista e ha fondato l’etichetta Kottolengo Recordings. Si è trasferito ad Agliè, nel Canavese, dove ha iniziato a produrre vino, realizzando un sogno nel cassetto. Ha affermato: “Tra le colline del Canavese e tra i miei filari di Erbaluce sono rinato”. Nonostante il cambiamento, la musica rimane una parte fondamentale della sua vita. Recentemente ha pubblicato il singolo “Chi troppo lavora (non fa l’amore)”, scritto e prodotto insieme ad Albi e Carota de Lo Stato Sociale ed Edo Castroni. 

Ritorno sul palco di Sanremo

Nel 2025, Johnson è tornato sul palco del Festival di Sanremo, esibendosi con i Coma_Cose. Ha dichiarato: “Il passato serve per pensare cose nuove. Io sono felice del mio, però non voglio fermarmi lì”. Ha sottolineato l’importanza di contaminare il suo gusto musicale con quello delle nuove generazioni per evitare di scrivere repliche. Ha anche ricordato l’incontro con Michael Righeira al liceo Scientifico Einstein, dove sono diventati inseparabili. Ha riflettuto sul fatto che, nonostante fossero considerati autori di semplici tormentoni, le loro canzoni affrontavano temi profondi, come “Vamos a la playa” che racconta scenari inquietanti. 

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