Luca Barbareschi: “Colleghi rosiconi, tutti mi hanno usato. Ai miei figli chiedo scusa, Angelica mi odia”

Luca Barbareschi si racconta tra carriera, rapporti familiari e riflessioni personali.

Luca Barbareschi, attore e regista, si avvicina ai 70 anni e celebra 50 anni di carriera. In un’intervista a La Repubblica, ha condiviso riflessioni sulla sua vita professionale e personale, affrontando temi come i rapporti con i colleghi e la famiglia.

Rapporti con i colleghi e il mondo dello spettacolo

Barbareschi ha espresso delusione nei confronti di alcuni colleghi, affermando: “I colleghi, che spesso sono rosiconi, mi hanno usato tutti per fare i film: da Sergio Castellitto a Sergio Rubini. Ma quando ho avuto difficoltà, mai una telefonata di conforto”. Ha sottolineato di non essere uno snob e di non aver mai utilizzato la politica per avanzare nella carriera: “Non faccio parte della politica, è chiaro: se no mi vedreste pieno di cariche. Sono scomodo perché sono una persona onesta e indipendente”.

Riflessioni sulla famiglia e i figli

Parlando dei suoi sei figli, Barbareschi ha ammesso di aver commesso errori: “Devo chiedere scusa a tutti i miei figli. Per un periodo sono stato spietato”. Ha rivelato che la figlia Angelica prova risentimento nei suoi confronti: “Angelica mi odia”. Ha anche condiviso la decisione di diseredare i figli per incentivarli a lavorare: “Ho diseredato i miei sei figli, così devono lavorare”.

Progetti futuri e desideri personali

Guardando al futuro, Barbareschi ha espresso il desiderio di continuare a studiare pianoforte e direzione d’orchestra: “Per i settant’anni desidera la salute… e poter continuare a studiare pianoforte e direzione d’orchestra”. Ha sottolineato l’importanza della crescita personale e del ruolo di un uomo nel crescere i propri figli: “Credo che la funzione di un uomo sia crescere i suoi figli e sé stesso, non invecchiare inutilmente”.

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