La7 ha presentato i palinsesti per la stagione 2025-2026, introducendo nuove figure di spicco e confermando programmi e conduttori già noti al pubblico. Tra le novità più rilevanti, l’arrivo di Roberto Saviano e del procuratore Nicola Gratteri, che arricchiranno l’offerta informativa e culturale dell’emittente.
Nuovi volti e programmi in arrivo
Roberto Saviano condurrà “La Giusta Distanza”, un programma in sei puntate che esplorerà tematiche sociali e di attualità. Il procuratore Nicola Gratteri presenterà “Lezioni di Mafie”, una serie di quattro appuntamenti dedicati all’analisi del fenomeno mafioso e alle strategie per contrastarlo. Inoltre, Ezio Mauro guiderà due speciali biografici su Vladimir Putin e Papa Francesco, offrendo approfondimenti sulle loro vite e carriere. Una serata speciale vedrà l’attore Fabrizio Gifuni, accompagnato da Gherardo Colombo, raccontare la storia della loggia massonica P2.
Conferme dei programmi di punta
La7 ha deciso di mantenere in palinsesto i suoi programmi di punta. Enrico Mentana continuerà a dirigere e condurre il TgLa7, inclusi gli speciali e le maratone dedicate agli eventi politici più rilevanti. Lilli Gruber sarà ancora al timone di “Otto e Mezzo” nell’access prime time, mentre Giovanni Floris proseguirà con “DiMartedì”. Corrado Formigli condurrà “Piazzapulita” il giovedì, Diego Bianchi “Propaganda Live” il venerdì e Massimo Gramellini “In Altre Parole” nel weekend. Aldo Cazzullo tornerà con “Una Giornata Particolare” il mercoledì, e Corrado Augias con “La Torre di Babele” il lunedì. Il daytime vedrà la conferma di “Omnibus” con Gaia Tortora e Alessandra Sordoni, “Coffee Break” con Andrea Pancani, “L’Aria che Tira” con David Parenzo e “Tagadà” con Tiziana Panella.
Dichiarazioni di Urbano Cairo
Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication e amministratore delegato di RCS Mediagroup, ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti da La7, sottolineando una crescita del 9% in prime time e del 14% nell’intera giornata rispetto all’anno precedente. Ha inoltre auspicato una maggiore partecipazione della parte governativa ai programmi dell’emittente.