Giorgio Faletti è stato un artista poliedrico che ha saputo reinventarsi in molteplici ambiti, lasciando un’impronta indelebile nel panorama culturale italiano. Dopo aver esordito come comico, ha conquistato il pubblico con la sua musica e, successivamente, con la sua attività di scrittore.
Dal cabaret al successo musicale
Inizialmente noto per le sue performance comiche, Faletti ha sorpreso tutti nel 1994 partecipando al Festival di Sanremo con “Signor Tenente”, una canzone ispirata alle stragi di Capaci e via D’Amelio. Il brano, caratterizzato da un testo intenso e una melodia coinvolgente, gli valse il secondo posto e il premio della critica. L’anno successivo, tornò sul palco dell’Ariston con “L’assurdo mestiere”, un brano che esplorava le ragioni per cui vale la pena vivere. Nel 1992, aveva già partecipato al Festival in coppia con Orietta Berti, interpretando “Rumba di Tango”.
L’esordio letterario e il successo internazionale
Nel 2002, Faletti debuttò come scrittore con il thriller “Io uccido”, che divenne un best seller internazionale, consacrandolo tra gli scrittori italiani più letti al mondo. La sua capacità di raccontare storie avvincenti e personaggi complessi gli permise di ottenere un vasto seguito di lettori. Giancarlo De Cataldo, ricordando Faletti, ha sottolineato come fosse un uomo che amava la vita e metteva talento in tutto ciò che faceva.
Un omaggio televisivo a undici anni dalla scomparsa
A undici anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 luglio 2014, Rai 3 trasmetterà il documentario “Signor Faletti”, diretto da Michele Truglio e Alessandro Galluzzi. Il film offre un ritratto intimo dell’artista attraverso interviste esclusive, filmati privati inediti e testimonianze di amici e colleghi, tra cui Antonio Ricci, Nino Frassica, Paolo Conte, Angelo Branduardi, Paolo Fresu, Fausto Brizzi e Nicolas Vaporidis. Il documentario ripercorre le molteplici sfaccettature della carriera di Faletti, evidenziando la sua capacità di evolversi e sorprendere il pubblico.