Jennifer Lawrence torna sul grande schermo con “Die, My Love”, un film diretto da Lynne Ramsay e presentato al Festival di Cannes 2025. L’attrice interpreta Grace, una madre che affronta la depressione post-partum in un contesto rurale isolato. La pellicola ha ricevuto recensioni contrastanti, ma la performance di Lawrence è stata ampiamente lodata.
Una trama intensa e disturbante
“Die, My Love” è l’adattamento cinematografico del romanzo “Ammazzati amore mio” di Ariana Harwicz. La storia segue Grace e suo marito Jackson, interpretato da Robert Pattinson, che si trasferiscono in una remota fattoria nel Montana. Dopo la nascita del loro primo figlio, Grace inizia a manifestare sintomi di depressione post-partum, che la portano a una spirale di autodistruzione e allucinazioni. La regia di Ramsay crea un’atmosfera ambigua, mescolando realtà e immaginazione, e affronta temi come la maternità, l’isolamento e la salute mentale.
Una performance acclamata
La performance di Jennifer Lawrence è stata al centro dell’attenzione. L’attrice ha dichiarato di essersi immedesimata profondamente nel personaggio di Grace, avendo vissuto personalmente l’esperienza della maternità. Durante le riprese, Lawrence era incinta di cinque mesi e ha condiviso come la maternità abbia trasformato la sua vita e la sua prospettiva creativa. Ha sottolineato l’isolamento che può derivare dalla depressione post-partum, affermando: “La verità è che l’ansia estrema e la depressione ti isolano, ovunque tu sia. Ti fanno sentire come un’aliena”.
Accoglienza e distribuzione
“Die, My Love” è stato presentato in anteprima al 78º Festival di Cannes il 17 maggio, ricevendo una standing ovation. La piattaforma Mubi ha acquisito i diritti di distribuzione per 24 milioni di dollari, segnando la più grande vendita del festival. Il film è stato elogiato per la sua profondità emotiva e la regia di Ramsay, con critici che hanno evidenziato la performance “ipnotizzante” di Lawrence. Tuttavia, alcune recensioni hanno notato la natura disturbante e sgradevole del film, che potrebbe non essere adatta a tutti gli spettatori.