Ornella Vanoni, in un’intervista a Vanity Fair, ha condiviso dettagli intimi sulla sua lotta contro l’insonnia e la depressione, rivelando come queste esperienze abbiano influenzato la sua vita e le sue abitudini.
L’insonnia e il ricovero
La cantante ha raccontato di aver attraversato tre crisi depressive, l’ultima delle quali l’ha portata al ricovero presso la clinica San Rossore di Pisa. “Non dormivo da tre mesi per via dell’ansia e, quando non dormi, è impossibile non andare in depressione. Penso che capiterebbe a chiunque”, ha dichiarato Vanoni.
“Pensa che dopo la morte ci sia qualcos’altro?”
“E chi lo sa. Pensare che in cielo incontrerò i miei genitori, però, mi fa un po’ strano. Noi siamo energia e rientriamo in un circolo di energia cosmica. Può darsi che dopo la morte diventeremo la luce di una lampadina a LED, così consumiamo poco, o una tartaruga, o un’altra persona. Perché non siamo solo carne e ossa, ma anche anima”.
L’importanza degli psicofarmaci
Vanoni ha sottolineato l’importanza di seguire le cure prescritte per la depressione, e di come l’abbiano salvata dalla depressione. “Gli psicofarmaci bisogna continuare a prenderli se uno è portato alla depressione, perché ti proteggono. Non bisogna avere paura della medicina quando ti protegge, e non capisco tutti quelli che pensano che certi farmaci cambino la personalità: non è vero”, ha dichiarato l’artista.