10 anni dalla morte di B.B. King: dalla vita nei campi a leggenda del blues con la sua inseparabile chitarra Lucille

La straordinaria ascesa di B.B. King, dal lavoro nei campi di cotone alla fama mondiale con la sua inseparabile chitarra Lucille.

B.B. King, nato Riley B. King nel 1925, è stato uno dei più influenti chitarristi e cantanti blues della storia. La sua carriera, caratterizzata da una profonda dedizione alla musica, lo ha reso un’icona del blues, ispirando generazioni di artisti.

Dall’infanzia nei campi di cotone alla passione per la musica

Cresciuto in una famiglia di contadini nel Mississippi, King trascorse l’infanzia lavorando nei campi di cotone, guadagnando pochi centesimi per ogni 45 kg raccolti. Nonostante le difficoltà, sviluppò una passione per la musica, inizialmente attraverso il gospel cantato in chiesa. Successivamente, si avvicinò al blues, influenzato da artisti come T-Bone Walker e Lonnie Johnson. Trasferitosi a Memphis, iniziò a esibirsi nei locali della città, adottando il nome d’arte B.B. King, abbreviazione di “Beale Street Blues Boy”. 

La carriera

B.B. King iniziò la sua carriera negli anni ’40 suonando alla radio e nei locali del Sud. Il suo stile unico, caratterizzato da un vibrato intenso e dall’uso espressivo della chitarra “Lucille”, rivoluzionò il blues elettrico. Negli anni ’50 e ’60 incise brani leggendari come The Thrill Is Gone”, portando il blues al grande pubblico. Con oltre 15 Grammy Awards e più di 15.000 concerti tenuti in carriera, fu ambasciatore mondiale del blues, influenzando generazioni di musicisti. Entrò nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1987. La sua musica, intensa e malinconica, raccontava con autenticità le sofferenze e le speranze della vita afroamericana. Anche in età avanzata, B.B. King continuò a esibirsi, diventando un’icona culturale globale.

La nascita di Lucille: una chitarra salvata dalle fiamme

Nel 1949, durante un’esibizione in una sala da ballo in Arkansas, scoppiò una rissa tra due uomini che rovesciarono un barile di cherosene utilizzato per riscaldare l’ambiente. L’incendio che ne seguì costrinse tutti a evacuare il locale. Una volta fuori, King si rese conto di aver lasciato la sua chitarra all’interno e, rischiando la vita, rientrò per recuperarla. Il giorno successivo, apprese che la lite era scoppiata per una donna di nome Lucille. Da quel momento, decise di chiamare così tutte le sue chitarre, come monito a non ripetere mai più un gesto così pericoloso. 

Vita privata: matrimoni e figli

King si sposò due volte: con Martha Lee Denton dal 1946 al 1952 e con Sue Carol Hall dal 1958 al 1966, divorziando in entrambi i casi. Ebbe quindici figli da diverse relazioni al di fuori dei matrimoni; quattro di essi lo precedettero nella morte. Dopo la sua scomparsa, tre persone si fecero avanti affermando di essere suoi figli. 

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