In questa puntata di Stasera…che serie! Lucilla ha accolto ai microfoni di Radio Kiss Kiss l’attore Giuseppe Battiston che ci ha presentato il suo ultimo film Storia di una notte, uscito nei cinema lo scorso 30 aprile.
Anche quest’oggi c’è un ospite speciale. Al telefono in collegamento con Radio Kiss Kiss c’è Giuseppe Battiston. Buongiorno Giuseppe!
Buongiorno, ciao a tutti!
Il 30 aprile è uscito al cinema l’ultimo film che ti vede protagonista, dal titolo Storia di una notte. Se vuoi invitaci al cinema raccontandoci qualcosa della trama e del tuo personaggio.
Assolutamente. Ho definito questo film come una commedia interiore. Parla di una famiglia che si è disgregata, come succede a tante famiglie. Rimane una cortesia reciproca, e nei nostri personaggi neanche tanto, e soprattutto rimangono usi e costumi come quelli di passare le feste insieme ai suoceri. Questa famiglia si ritrova in montagna per celebrare il Natale, senza che però nessuno ne abbia davvero voglia. Quando però accade un incidente sugli sci a uno dei figli, quella giornata si trasforma in qualcosa di più cupo perché la notte di Natale il figlio deve essere operato d’urgenza e per questa coppia ritornano a galla i fantasmi del passato. In questa circostanza però ricominciano a guardarsi negli occhi. Non dico che ritorna quel sentimento che li aveva uniti, ma sicuramente in tutti e due i personaggi torna l’eco dell’amore che li legava. Quest’esperienza dolorosa diventa profonda per loro. Mi piace sottolineare che il dolore è diverso dalla sofferenza, non solo a livello semantico, ma anche perché è qualcosa che ci insegna e che è in grado di cambiarci, anche in positivo. Anzi, se facciamo finta che il dolore non ci sia, quella diventa sofferenza e fatica ad andarsene. Il dolore invece è qualcosa che ti rimane, ma che ti insegna. E questo è quello che succede ai nostri personaggi.
Questo punto di vista è davvero molto interessante e il film sembra dirci anche che il dolore funge da collante per le famiglie, se vissuto collettivamente…
Si ed è per tale motivo che mi preme fare questa riflessione, ovvero per sgombrare dal timore che lo spettatore possa andare a vedere un mattone. È una storia molto delicata e dolce. Ci sono personaggi che si mettono a nudo e sono fragili. È un film particolare.
Il consiglio è allora quello di andarlo a vedere al cinema. Tu però sei stato diretto da tantissimi registi internazionali, tra cui Robert Zemeckis e Danny Boyle. Che differenze hai notato tra i set italiani e stranieri? Ce ne sono?
Si, sono anche budget diversi. Un set di un film americano è più grade rispetto ad un set italiano. L’unica cosa che li accomuna è il livello di qualità e di preparazione dei professionisti. Gli americani hanno più risorse, ma i professionisti sono validi lì come qui.
Tornando sui set italiani, vorremmo sapere se c’è qualche novità per la seconda stagione di Stucky.
Questo devi chiederlo a mamma Rai. Non dipende da me. Io sono prontissimo.
Va bene. Prima di salutarti di faccio la domanda che pongo a tutti i miei ospiti. I tre film più belli di sempre che consigli come pietre miliari del cinema?
Quarto potere, Blade Runner e C’era una volta in America.
Bellissima questa classifica, anche perché sono generi diversi e si può abbracciare davvero tutto. Andate a guardare Giuseppe Battiston al cinema con Storia di una notte. Spero di averti presto nei nostri studi. Grazie mille Giuseppe!
Me lo auguro. Grazie a tutti!