Lino Guanciale , si prepara a calcare le scene teatrali con un ruolo che rappresenta una sfida personale e professionale. Interpreterà una donna trans nello spettacolo “Ho paura torero”, tratto dal romanzo di Pedro Lemebel. Guanciale, in un’intervista a Leggo, ha condiviso come questo ruolo sia stato possibile grazie al supporto della moglie Antonella Liuzzi, che lo ha aiutato a comprendere meglio la complessità del personaggio.
Il ruolo di una vita
Guanciale ha raccontato che interpretare una donna trans è un’opportunità unica per esplorare nuove dimensioni della recitazione. “Non sono mai stato omofobo, ma tornassi indietro, cercherei di essere ancora più aperto e consapevole”, ha dichiarato l’attore. Questo ruolo gli ha permesso di riflettere sulle sue esperienze passate e di crescere come persona. La preparazione per il personaggio è stata intensa e ha richiesto un profondo lavoro di ricerca e comprensione delle tematiche legate all’identità di genere.
Il supporto della moglie
Fondamentale nel percorso di avvicinamento al personaggio è stato il sostegno della moglie Antonella Liuzzi. Guanciale ha spiegato che è stata proprio lei a incoraggiarlo a intraprendere questo progetto, aiutandolo a superare eventuali pregiudizi e a immergersi completamente nel ruolo. “Grazie a mia moglie, ho potuto affrontare questo viaggio con maggiore consapevolezza”, ha affermato l’attore, sottolineando l’importanza di avere accanto una persona che lo supporta e lo sprona a migliorarsi.
Un messaggio di inclusività
Con questo spettacolo Guanciale spera di trasmettere un messaggio di inclusività e di sensibilizzazione verso le tematiche LGBTQ+. L’attore ha espresso il desiderio che il suo lavoro possa contribuire a una maggiore comprensione e accettazione delle diversità. “Spero che il pubblico possa apprezzare la complessità del personaggio e riflettere su quanto sia importante accogliere le differenze”, ha concluso Guanciale. Il suo impegno nel portare in scena una storia così significativa dimostra la sua dedizione nel promuovere un dialogo aperto e rispettoso su temi spesso trascurati.