Lucio Corsi critica i talent show: “Non mi è mai piaciuta quella strada”

Il cantautore Lucio Corsi esprime la sua opinione sui talent show e racconta il suo percorso artistico.

Lucio Corsi è stato recentemente ospite del podcast “Passa dal BSMT” condotto da Gianluca Gazzoli. Durante l’intervista, Corsi ha parlato della sua esperienza al Festival di Sanremo, della visione critica sui talent show e degli aneddoti su Jovanotti e Cesare Cremonini.

L’esperienza a Sanremo e la preparazione per l’Eurovision

Nel corso della conversazione, Lucio Corsi ha riflettuto sulla sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025, dove ha presentato il brano “Volevo essere un duro”, classificandosi al secondo posto. Ha descritto la decisione di partecipare al Festival come un “salto nel vuoto”, sottolineando l’importanza di rimanere fedele alla propria identità artistica nonostante le sfide di un palcoscenico così prestigioso. La sua esibizione, caratterizzata da elementi scenici peculiari come l’uso di spalline e patatine per sostenere la struttura del costume, ha evidenziato il suo approccio anticonvenzionale alla musica e alla performance. A seguito della rinuncia di Olly, vincitore di Sanremo, Corsi rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest. Ha condiviso che, dopo essersi consultato con il suo collaboratore Tommaso, hanno deciso di affrontare questa nuova avventura mantenendo la stessa linea artistica presentata a Sanremo, senza apportare cambiamenti significativi in un lasso di tempo così breve.

Critica ai talent show

Un punto saliente dell’intervista è stata la critica di Corsi nei confronti dei talent show televisivi. “Non mi è mai piaciuta quella strada” ha detto a Gazzoli esprimendo il suo disappunto verso la “spettacolarizzazione” eccessiva di questi programmi, ritenendo che la costruzione dell’estetica di un artista non possa avvenire in pochi mesi sotto la guida di giudici televisivi. Secondo Corsi, il percorso artistico richiede anni di concerti, tentativi e crescita personale, elementi che non possono essere compressi in un format televisivo. “Costruiscono sempre in pochi giorni, in pochi mesi, l’estetica del cantante, l’idea… è una cosa che deve venire fuori da te, da tanti anni di concerti, tentativi e anche da questioni personali. Non può essere un giudice a metterti i panni giusti: è una questione che richiede del tempo”, ha dichiarato Corsi.

Gli aneddoti su Jovanotti e Cremonini

Durante l’intervista, Corsi ha parlato delle sue interazioni con artisti affermati come Jovanotti e Cesare Cremonini. Ha raccontato di aver regalato a Jovanotti delle nacchere, evidenziando un rapporto di stima reciproca. Riguardo a Cremonini, ha ricordato come il cantautore bolognese abbia assistito a un suo concerto nel 2022, rimanendo nel backstage fino a tarda notte, a testimonianza di un legame amichevole e professionale.

La filosofia artistica di Lucio Corsi

Lucio Corsi ha condiviso la sua visione dell’arte e della musica, enfatizzando l’importanza di mantenere una certa “normalità” nella vita quotidiana, pur offrendo al pubblico performance che trasportano in mondi immaginari e onirici. Ha espresso la convinzione che il palco debba essere un luogo di evasione dalla realtà, dove l’artista può creare e condividere visioni alternative, piuttosto che una semplice riproduzione della vita di tutti i giorni.

le ultime news