In questa puntata di Good Morning Kiss Kiss Max e Max hanno accolto negli studi di Radio Kiss Kiss il duo comico I Sansoni che ci hanno presentato il loro primo film “E poi si vede”.

Noi siamo i filistei e voi siete i Sansoni. Benvenuti!
(Fabrizio): La leggenda dice Sansone, ma anche noi in realtà siamo Sansone di cognome. È che siamo due e quindi al plurale.
(Federico): Grande fantasia!
È bello avervi qui, direttamente da Palermo. Voi Sansoni siete famosi sui social e lo diventerete ancora di più nelle sale cinematografiche. Ma avete avuto anche esperienze televisive importanti. Dove siete stati di recente?
(Fabrizio): Siamo stati ospiti a Sanremo.
Parliamo del vostro nuovo film. Anzi, il vostro primo film.
(Fabrizio): È sia nuovo che primo.
“E poi si vede è il titolo”. Perché si chiama così?
(Fabrizio): E poi si vede è una specie di inno nazionale perché spesso è la metafora del procrastinare. Uno dice “la palestra? E poi si vede” o “la dieta? E poi si vede”. Solo che quando c’è un lavoro in nero a 400 euro intanto lo fai e poi si vede, ma è un po’ pesante questo “poi”. Insomma, parliamo di quanto è difficile essere giovani.
Soprattutto al sud…
(Fabrizio): Però ti dico una cosa. Ultimamente anche al nord il lavoro comincia scarseggiare, statistiche alla mano. Quindi è tutto un ciclo.
A proposito di genitori, a un certo punto vi hanno visto smanettare con i social e quando i parenti chiedevano cosa facevate, i vostri genitori cosa rispondevano?
(Fabrizio): Prendevano delle scuse tipo stanno provando concorsi, stanno facendo lavori normali e intanto avevamo la passione del teatro.
Nel film si parla anche di questo. Ma c’è qualcosa che è stato sceneggiato e che viene da ciò che è successo realmente a voi due?
(Fabrizio): Io nel film sono un avvocato che è costretto a fare il rider. Io all’inizio volevo fare l’attore, ma lavoravo in un centro commerciale e vendevo lavatrici. A volte noi giovani siamo costretti a fare delle cose in maniera forzata e che non ci piacciono.
(Federico): Io nel film rubo la raccomandazione e grazie a questo furto… vabé vi comprate il biglietto e ve lo andate a vedere. Non è che vi posso spiegare come si ruba una raccomandazione!
Intanto avete fatto lavorare un regista giovane…
(Fabrizio): In realtà Giovanni Calvaruso è un po’ meno giovane di noi. Ha 43-44 anni. È più grande di noi, ma dentro è più giovane e infatti gioca a padel molto più di noi.
E come siete messi a sport?
(Fabrizio): Lo facciamo. Siamo appassionati di tennis e padel.
Tornando al film, abbiamo scoperto che la colonna sonora è “Ti fa stare bene di Caparezza”.
(Fabrizio): Si. In realtà, nel ritornello dice di fare ciò che ti fa stare bene. Che poi è il simbolo di quello che oggi noi giovani non riusciamo a fare.
(Federico): Nel film noi diciamo che va bene l’idea del posto fisso, però questa concezione è un po’ vecchia. Alla nostra generazione basterebbe un posto nella società. Non per forza fisso, ma basta che si pensi ai giovani.
A volte nella commedia italiana si ride, ma si tira fuori la verità, anche amara.
(Fabrizio): Con leggerezza riusciamo a parlare di cose che in generale potrebbero risultare pesanti e con l’ironia si riesce a dire tanto.
Voi due però siete bravi anche con i social e a tal proposito c’è un format geniale che avete inventato per far capire certe situazioni.
(Fabrizio): Dicevamo prima a microfoni spenti che i social in realtà sono una conseguenza di quello che uno vuole fare. Noi siamo nati in teatro e poi ci siamo chiesti “Come convertiamo in biglietti i commenti e le condivisioni?”. La risposta era “Portiamo le persone a teatro”. Che è un altro tipo di intrattenimento. Tocchi il pubblico con mano.
Sui social ci sono dei post davvero geniali. Avete trasformato i problemi che affrontano i giovani nella ricerca del lavoro in una consegna particolare. Andate a vedere i social de I Sansoni e troverete sicuramente qualcosa che riguarda anche voi. Il 27 marzo in tutte le sale “E poi si vede” con I Sansoni. Andate a vederli perché sono fenomenali.
(Fabrizio): Grazie!
(Federico): Non li abbiamo pagati per questi complimenti. Ci tengo a precisarlo!
Ciao ragazzi. Kiss Kiss a voi!
(Federico): Ciao ragazzi!
(Fabrizio): Kiss Kiss a tutti!