Gaia Gozzi, in arte Gaia, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair in occasione dell’uscita del suo terzo album, Rosa dei venti, disponibile dal 21 marzo. Un disco tutto in italiano, che racconta i suoi vent’anni con un mix di generi e sonorità, dal reggae alla drum and bass, dal baile funk al rap, con collaborazioni importanti come Capo Plaza, Guè e Toquinho.
Il nuovo album
“È una playlist di emozioni”, afferma la cantante, sottolineando la volontà di dichiarare il suo amore per l’Italia: “Le dichiarazioni d’amore si fanno guardando negli occhi le persone”. Dopo il successo di Sesso e samba, Gaia è consapevole delle difficoltà di replicare un fenomeno simile: “Dodici settimane consecutive al primo posto sono quasi impossibili da ripetere, ma ora ho una confidence diversa. Se il disco non viene recepito come voglio? Resto serena”. Parla anche delle pressioni dell’industria musicale: “Un tempo con due hit ti facevi una carriera, oggi se non funzioni su TikTok, grazie e arrivederci”.
L’infanzia tra Italia e Brasile e le differenze tra i due Paesi
Nell’intervista affronta anche temi personali come la sua infanzia tra Italia e Brasile, il legame con la madre e le sorelle, e momenti difficili vissuti in adolescenza: “A 15 anni con il mio primo pensiero suicida”. Spiega di aver trattato questi aspetti in terapia e di essersi sentita spesso “troppo adulta” per la sua età. Sul tema della parità di genere nella musica Gaia è chiara: “È oggettivo: vendiamo meno, fatichiamo di più a scalare le classifiche. In Brasile le donne, anche trans e nere, sono in top chart. Qui, invece, se una donna è confident, viene addirittura dissata”. Infine, parla di vita privata: attualmente è single, smentisce le voci su un flirt con Olly (“È solo un amico”) e non esclude un nuovo duetto con Tony Effe: “Perché no? Ma vorrei qualcosa di nuovo, per evitare paragoni”.