Campi Flegrei: il vulcano che non dorme mai

Le recenti scosse ai Campi Flegrei preoccupano gli esperti. L'INGV avverte: "Il vulcano non dorme mai".

L’attività sismica ai Campi Flegrei

L’attività sismica nei Campi Flegrei continua a destare preoccupazione. La terra ha tremato ancora nel napoletano: nella mattinata di giovedì 13 marzo è stata registrata una scossa di magnitudo 4.4, un evento che ha riacceso l’allerta su uno dei sistemi vulcanici più pericolosi al mondo. Il termine “Campi Flegrei” deriva dal greco e significa “campi ardenti” o “campi in fiamme”, un nome che ben descrive la natura di questa vasta area vulcanica attiva da oltre 80 mila anni. Situati nel sottosuolo della città di Napoli, i Campi Flegrei costituiscono un sistema complesso formato da circa 40 centri vulcanici, distribuiti tra diversi comuni della zona: Bacoli, Giugliano, Monte di Procida, la parte occidentale di Napoli, Pozzuoli e Quarto, con un’estensione che arriva fino al Golfo di Pozzuoli. Per le dimensioni e l’intensità delle eruzioni avvenute in passato, i Campi Flegrei sono classificati come un “super vulcano”. Gli esperti monitorano costantemente l’area, consapevoli che qualsiasi segnale di risveglio potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l’intera regione.. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il vulcano non dorme mai e le scosse potrebbero continuare. Gli esperti sottolineano che il fenomeno è legato al bradisismo, un sollevamento del suolo che si verifica in quest’area. “Finché il suolo si alzerà, ci saranno altre scosse”, ha dichiarato un portavoce dell’INGV. Questo sollevamento è passato da un centimetro al mese a tre, aumentando così la frequenza dei terremoti, sia piccoli che grandi.

Il fenomeno del bradisismo

Il bradisismo è un fenomeno geologico che caratterizza i Campi Flegrei, un’area vulcanica situata a nord-ovest di Napoli. Questo fenomeno consiste in un lento e costante sollevamento del suolo, causato dall’accumulo di magma sotto la superficie terrestre. La velocità di sollevamento è aumentata notevolmente negli ultimi mesi, passando da un centimetro al mese a tre. Questo incremento ha portato a un aumento delle scosse sismiche, che sono diventate più frequenti e intense. Gli esperti avvertono che la situazione potrebbe continuare a evolversi, con possibili ulteriori scosse in arrivo.

Le preoccupazioni degli esperti

Gli esperti dell’INGV monitorano costantemente l’attività sismica e vulcanica dei Campi Flegrei. “Il vulcano non dorme mai”, affermano, sottolineando l’importanza di mantenere alta l’attenzione su questa area. Le autorità locali sono state allertate e sono in corso piani di emergenza per garantire la sicurezza della popolazione. Nonostante le preoccupazioni, gli esperti rassicurano che al momento non ci sono segnali di un’imminente eruzione, ma la situazione richiede un monitoraggio costante per prevenire eventuali rischi per la popolazione. La situazione ai Campi Flegrei è complessa e richiede un’attenzione continua da parte delle autorità e degli esperti. L’aumento della velocità di sollevamento del suolo e la conseguente intensificazione delle scosse sismiche rappresentano una sfida per la gestione del rischio vulcanico in quest’area densamente popolata.

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