Caso Sinner assente al Quirinale, Binaghi: “Mattarella ha capito, nessuno sgarbo”

Il presidente della FITP, Angelo Binaghi, spiega l'assenza di Sinner dal Quirinale, rassicurando sul rispetto del giovane atleta.

La difesa di Binaghi

Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, è intervenuto in merito all’assenza di Jannik Sinner dalla cerimonia al Quirinale. “Nessuno sgarbo, ci mancherebbe – ha dichiarato Binaghi – Abbiamo un presidente di tale livello che ha capito benissimo quali sono i problemi di Sinner”. Il riferimento va alla situazione psicofisica del giovane tennista, che ha destato preoccupazione negli ultimi giorni.

La scelta della data

Binaghi ha inoltre chiarito la scelta della data per l’evento al Quirinale, dichiarando: “Abbiamo scelto questa data proprio perché pensavamo fosse l’unica finestra possibile”. Nonostante ciò, Sinner non è riuscito a partecipare. “È chiaro che sono estremamente dispiaciuto, ma non dimentichiamo quanto visto in tv una decina di giorni fa. La situazione psicofisica del ragazzo richiede estrema attenzione, la sua salute è prioritaria”, ha aggiunto il presidente della FITP.

Il commento di Malagò

Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha espresso un parere simile, rilevando che “l’assenza di Sinner? Se uno ha degli impedimenti…non aggiungo altro”. Nonostante l’assenza di Sinner abbia creato un vuoto, Malagò ha sottolineato che “l’assenza dispiace sempre, ma l’atmosfera è sempre bella”. Le parole di Malagò riflettono il generale sentiment condiviso dai presenti, che hanno compreso le necessità del giovane atleta e hanno apprezzato l’occasione per celebrare i successi del tennis italiano. In sintesi, le spiegazioni fornite dai vertici dello sport italiano mirano a chiarire che l’assenza di Jannik Sinner non è stata frutto di mancanza di rispetto, ma di necessità legate alla sua salute fisica e mentale.

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