Petrucci a difesa degli arbitri
In un clima di polemiche crescenti riguardanti le decisioni arbitrali nel basket, Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP), ha voluto ribadire il suo pieno supporto agli arbitri. “Purtroppo c’è una mentalità ormai sbagliata: si pensa che si perda per gli arbitri e che si vinca per proprio merito. Non è così. É una cultura da cambiare, noi saremo sempre al fianco degli arbitri, la loro squadra è la federazione”, ha dichiarato Petrucci durante il consiglio federale della Federbasket. Le sue parole sottolineano l’importanza di un approccio equilibrato e rispettoso verso il delicato ruolo degli arbitri nel mondo dello sport.
Obiettivi del nuovo quadriennio
Petrucci ha anche discusso gli impegni futuri della Federazione nel quadriennio appena iniziato. L’obiettivo principale, secondo il presidente, resta il raggiungimento di risultati sportivi significativi. “Avremo due europei, prima quello femminile e poi quello maschile, dove speriamo di arrivare con giocatori sani”, ha affermato Petrucci. Il presidente ha sottolineato la complessità di vincere in competizioni tanto prestigiose, pur ribadendo l’ambizione e la determinazione della squadra italiana di affermarsi a livello internazionale. La salute e la preparazione ottimale degli atleti rimangono punti focali nel percorso verso il successo in queste competizioni.
L’importanza del supporto alla squadra arbitrale
Nel contesto delle polemiche sul rendimento degli arbitri, il messaggio di Petrucci si pone come un chiaro segnale di supporto ai direttori di gara, visti non più solo come figure isolate ma parte integrante della “squadra” federale. Le sue parole mirano a promuovere un cambiamento culturale all’interno del basket italiano, volto a riconoscere il merito e l’impegno degli arbitri, evitando che diventino capri espiatori in caso di sconfitte. Questa visione cerca di preparare il terreno per una collaborazione più aperta e costruttiva tra arbitri, società e atleti, favorendo così un ambiente competitivo sano e leale.