Daniele Scardina, noto pugile italiano, ha recentemente affrontato un periodo particolarmente difficile a seguito di un’emorragia cerebrale che lo ha colpito all’inizio del 2023 mentre si stava allenando in palestra a Milano. Ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Humanitas di Rozzano, il pugile si è risvegliato dal coma tre mesi dopo: “Ho voluto vivere, risvegliarmi, tornare a ogni costo. Ne ho passate di tutti i colori, sono stato in coma, nel buio, mi sa per tre mesi, ma per quanto, precisamente, dobbiamo chiedere a mia mamma”. Dopo essere caduto in coma, Scardina ha dovuto intraprendere un lungo e complesso percorso di recupero, riuscendo gradualmente a riprendere funzioni essenziali come parlare e mangiare.
“Un miracolo della medicina”
Scardina ha definito il suo recupero come un vero e proprio miracolo. “Per i medici sono un miracolo”, ha dichiarato, mostrando una profonda gratitudine per il supporto e le cure ricevute. Inizialmente, infatti, il pugile non era in grado di compiere azioni quotidiane e fondamentali, come alimentarsi correttamente o comunicare autonomamente. La lotta per tornare alla normalità non è stata semplice, ma passo dopo passo Daniele si è riappropriato della sua vita.
Il supporto degli amici e il desiderio di aiutare gli altri
Durante la sua convalescenza, Scardina ha potuto contare sul sostegno di numerose persone a lui vicine, tra cui l’ex compagna Diletta Leotta. Il pugile ha espresso la sua gratitudine per tutti coloro che gli sono stati vicini, sottolineando quanto sia importante avere un solido supporto sociale in momenti difficili. Daniele, che in passato insegnava boxe ai disabili a Miami, ha espresso il desiderio di aprire una palestra a Rozzano, il suo paese natale, destinata ai giovani in difficoltà.
Un ritorno alla vita
Oggi, Daniele Scardina è impegnato nella ripresa totale e guarda al futuro con ottimismo. Dopo aver affrontato il coma e la riabilitazione, l’obiettivo è quello di tornare a praticare sport e contribuire alla comunità di Rozzano, offrendo ai ragazzi un’opportunità di crescita attraverso lo sport. “I ragazzi hanno bisogno”, ha dichiarato, manifestando l’intenzione di restituire quanto ricevuto durante il suo difficile percorso.