Enrico Ruggeri, il nuovo album e la critica al panorama musicale attuale: “Se iniziassi a cantare oggi sarei un clochard”

Il cantautore sottolinea come la scena musicale di oggi dia priorità al marketing e alla popolarità piuttosto che alla qualità artistica.

Il nuovo album e i pensieri di Ruggeri

Nell’ultima intervista rilasciata, Enrico Ruggeri ha condiviso le sue riflessioni riguardanti il mondo della musica e la sua evoluzione negli anni. Con l’uscita del suo nuovo album, “La Caverna di Platone”, Ruggeri rivela come nei tempi moderni il settore musicale sia diventato più mercantile che artistico. “Se iniziassi oggi a cantare, sarei un clochard”, ha affermato il cantautore, esprimendo una profonda disillusione per l’attuale stato della musica, dominato, a suo dire, da interessi commerciali piuttosto che dalla creatività. Ruggeri si è lamentato di come solo una piccolissima parte degli artisti abbia veramente la possibilità di esprimere la propria arte, mentre il resto è invaso da chi cerca solamente visibilità e successo immediato.

La denuncia verso il mondo musicale

Secondo Ruggeri, la musica di oggi è dominata da una mentalità orientata al marketing piuttosto che all’arte. “Il 98% dello spazio è occupato da chi vuole fare solo hype”, ha sottolineato con fermezza, indicando come il panorama musicale attuale dia un eccessivo peso a chi cerca fama veloce e a chi è più interessato ai follower che alla musica stessa. Ruggeri avverte come questa tendenza rischi di soffocare la vera creatività artistica e rende difficile per i nuovi talenti potersi affermare se non si adeguano alle mode del momento. Ruggeri sostiene che ciò che conta di più oggi non è la qualità della musica, ma quanto può attirare l’attenzione sui social media.

La presentazione del disco

“È stato molto pensato e sofferto”, ha dichiarato in un’intervista all’Ansa. “Del resto non è più tempo di un album all’anno. E trovo che le cose migliori io le abbia fatte negli ultimi 10 anni. Sono molto orgoglioso degli ultimi 3-4 album. Sono i veri dischi della maturità. E sono fuori dalle logiche di mercato, ma un artista non deve vivere per quello. Fare un album… già è vecchia la parola in sé, ma io quello so fare. Negli ultimi 50 anni, con l’avvento della tv e del glamour, gli artisti hanno fatto le loro cose migliori all’inizio, perché vengono gratificati fin da subito e perdono le motivazioni”. Ruggeri presenterà il disco in due concerti:  il primo aprile ai Magazzini Generali di Milano e il 3 aprile al Largo Venue di Roma. Nel frattempo continua l’attività di scrittore e quella televisiva, con la seconda stagione de “Gli occhi del musicista”trasmesso in seconda serata su Rai 2.

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