Luca Argentero torna al cinema con il film La coda del diavolo, dove lo vedremo in una veste inedita rispetto al solito. Intervistato dal magazine Grazia l’attore piemontese ha parlato di questo personaggio impegnativo: “È un uomo sofferente a cui non sono abituato ed è il motivo per cui ho scelto questo ruolo”.
Insomma, un personaggio che gli è piaciuto interpretare e che come lui ha studiato Economia e commercio: “Studiare serve per stare al mondo, è solo con il tempo che capisci che cosa vuoi fare da grande. All’università mi dicevo: “Tu non finirai mai in giacca e cravatta dietro al computer”. Ogni anno facevo almeno due o tre lavoretti come lo stagionale in aeroporto, dietro il banco a fare i check in. Poi organizzavo piccoli tornei ed eventi. E mi piaceva fare il barman, che mi permetteva di unire guadagno e divertimento. Da quella consapevolezza sono nate tutte le scelte successive”.
E per quanto riguarda invece i primi guadagni da attore Argentero ha detto: “L’automobile. Non sono ipocrita, vengo da una famiglia che sta bene e non avevano bisogno del mio aiuto. L’auto mi serviva e ho preso una Mini, non una Porsche. Anche oggi, con le spese, sono uno tranquillo”.
Nel tempo l’artista ha imparato a gestire critiche e giudizi, così come gli insuccessi, ma ha anche capito l’importanza di godersi la famiglia: “Il tempo è diviso tra ciò che devo fare per campare e loro. Non ho scale di grigio. Ho perso interesse per quasi tutto il resto, l’unica cosa che mi preoccupa è sapere dove sono, raggiungerli, passare il tempo con loro. Sono molto piccoli, sento che la mia presenza ha senso ora. Quando saranno adolescenti forse non sarà più così. E allora ricomincerò a prendere il tempo per me”.