Andrea Bocelli è stato ospite alla Festa del Cinema di Roma, dove ha festeggiato i trent’anni di carriera presentando in anteprima il film concerto “Andrea Bocelli 30: The Celebration” diretto da Sam Wrench. Il cantante toscano è stato ospite della sezione Alice nella Città dedicata alle nuove generazioni ed ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti. Per esempio, a proposito della musica di oggi ha affermato:
“Bisogna avere il coraggio di dire che esiste la buona musica e la cattiva musica. Come si riconosce? Dai frutti che dà. La musica deve lasciarti sereno, felice, aprirti nuovi orizzonti. Di solito, perché questo accada, chi la fa deve saperla fare. Chi fa musica, deve studiare molto”.
Invece per quanto riguarda il suo avvicinarsi alla musica è stato un incontro voluto: “Ho capito da subito che la musica fosse il mio destino. Già in collegio da bambino. Mi chiedevano tutti di cantare, mai di giocare a calcio. Ma è un destino che si è realizzato molto tardi. Quando mia madre portava i miei provini in giro c’era sempre un ‘ma’ che fermava tutto, ma meno male che è andata così, perché evidentemente ogni cosa ha il suo tempo”.
Nella sua decennale carriera Andrea Bocelli ha anche moltissimi aneddoti e ricordi simpatici che ha condiviso con il pubblico di Roma: “Pavarotti mi ha invitato a pranzo a Modena. Sono arrivato e c’era un tavolo lunghissimo pieno di cose, lui mi ha riempito un piatto e mi ha dato un bicchiere di Lambrusco. Io sono toscano e con la sincerità che mi si deve riconoscere gli ho detto ‘è un ottimo vino per due cose: per farci l’aceto balsamico e per lavare le ruote delle macchine quando sono piene di fango. Ma poi sono andato al pianoforte e mi sono fatto perdonare”.