Dormire con il partner migliora la qualità del sonno: sarà vero?

Secondo un recente studio scientifico il sonno sarebbe più riposante e meno agitato in compagnia del proprio partner poiché condividere il letto avrebbe effetti benefici

Oggi in Good Morning Kiss Kiss Max e Max hanno ospitato in collegamento Oliviero Bruni, professore di neuropsichiatria per parlare con lui dello studio secondo cui dormire con il partner aiuterebbe ad incrementare la qualità del sonno.

Stamattina stiamo parlando di riposo e di sonno e secondo una recente ricerca, che sta facendo molto discutere, sembrerebbe essere più riparatore e meno agitato se si condivide il letto con il partner. Per avere la conferma di questa tesi abbiamo con noi Oliviero Bruni, professore di neuropsichiatria all’Università La Sapienza ed esperto di sonno. Buongiorno professore. Benvenuto!

Buongiorno a voi.

Allora, il sonno con il partner è davvero più salutare?

Il discorso è questo. Tutto dipende dalla qualità della relazione che uno ha di giorno. Però gli studi hanno dimostrato che sicuramente se uno dorme insieme ad un’altra persona si abbassano i livelli di cortisolo. E quindi questo migliora la qualità del sonno e il risveglio mattutino.

Quindi si è meno stressati e ansiosi…

Si è meno stressati, si ha meno ansia. Dunque migliora la qualità del sonno, si riduce la possibilità di depressione e addirittura sembrerebbero migliorare le apnee notturne, cioè il problema respiratorio. Questo probabilmente perché il partner può fare opera di “prevenzione”, per così dire. Tra l’altro hanno condotto uno studio interessante sulla distanza. Se uno dorme più vicino, è ancora meglio. Ovvero, se si dorme abbracciati, si riducono ancora di più i livelli di stress.

E perché non funziona la stessa cosa quando dorme un figlio nel letto?

C’è molta più preoccupazione a dormire con i figli. Poi solitamente i figli si svegliano di più, si muovono molto nel corso della notte e quindi la qualità del sonno del genitore peggiora. Insomma, ci sono più livelli di stress a dormire con un bambino.

Invece che cos’è il famoso indice di Epworth?

 L’indice di Epworth è la scala di valutazione della sonnolenza diurna. È un semplice questionario in otto domande che ci permette di capire qual è il grado di sonnolenza. C’è un punteggio per ogni domanda e se si raggiunge una cifra superiore a otto, quello è indice di una sonnolenza diurna.

Quindi non si è dormito bene la notte?

Si, soprattutto quando uno fa il questionario per diversi giorni e quel punteggio è sempre elevato, significa che probabilmente si dorme male. Si tratta di un test molto semplice e banale che può essere indicativo, ma poi è necessaria la valutazione clinica.

Va bene, grazie professore per essere stato con noi.

Grazie a voi!

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