Francesco Venditti: la voce italiana di Deadpool racconta il suo rapporto con il personaggio

In occasione dell’uscita del film Deadpool & Wolverine, oggi in Dedikiss abbiamo avuto in diretta l’attore e doppiatore Francesco Venditti per parlare con lui del personaggio Deadpool al quale presta la voce in italiano.

Stiamo parlando di superpoteri atipici, dei vostri superpoteri atipici e abbiamo anche un ospite speciale. Praticamente agli abbiamo dedicato la puntata ed è con noi Deadpool! Sappiamo che lei è un ottimo ascoltatore di Radio Kiss Kiss

Si, soprattutto sono un turista che viene spesso a Napoli.

Le piace Napoli signor Deadpool?

Certo, moltissimo e mi manca molto, anche perché è un po’ che non vengo.

Signor Deadpool se potesse rubare un superpotere a un suo collega quale sarebbe?

Vorrei che Elio Germano potesse rimangiarsi le parole dette sui doppiatori, però non ho il superpotere, ma va bene così.

Adesso stava parlando Deadpool, ma il tuo vero volto è quello dell’attore e doppiatore Francesco Venditti. Ciao Francesco!

Ciao ragazzi.

Grazie per avere accettato il nostro invito qui in diretta.

Ma grazie a voi.

Senti Francesco, come è stato doppiare Deadpool? In generale, doppiare dal primo film e anche quest’ultimo che sta facendo tanto parlare sui social.

Io dovevo ancora riprendermi dal primo e dal secondo e il terzo mi ha dato la botta finale, da questo punto di vista. Però in questo terzo capitolo credo che Ryan Reynolds e Hugh Jackman abbiamo dato il meglio di loro. Non so se un giorno ci sarà un quarto capitolo, ma qua hanno dato davvero il meglio. Non è tanto entrare dentro Ryan Reynolds o Deadpool, quanto uscire da Deadpool e Ryan Reynolds una volta che hai finito di lavorare con lui. Ho lavorato su Ryan Reynolds per 15 giorni 3-6 ore al giorno, poi riprendersi è abbastanza difficile. Non è tanto faticoso il doppiaggio, ma qui abbiamo degli attori straordinari e più sono bravi e più è semplice entrare dentro i loro occhi, i loro respiri e i suoi battiti.

Quando è stato difficile doppiare Deadpoll? Nel senso, di solito per doppiare si guarda tanto le espressioni e gli occhi. Tu doppiavi la maschera.

Io ogni tanto facevo andare indietro il film alle scene in cui non aveva la maschera. In realtà, anche attraverso quella maschera conosco abbastanza l’attore poiché piano piano sto invecchiando con lui e ormai lo “sento”.

Come dicevi prima, lo porti a casa perché è più difficile uscire dal personaggio. Noi oggi stiamo parlando di superpoteri atipici. A te Francesco chiediamo se hai un superpotere atipico.

Io ho quattro figli e sto così a quasi cinquant’anni. Il mio superpotere alla fine sono i figli. È tanta roba perché ti danno l’energia di andare avanti, di trovare le tue gioie attraverso loro o le tue gioie per loro.

Francesco grazie per essere stato con noi!

Kiss kiss a tutti!

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