Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto in diretta Salvatore Chiga, sindaco di Ugento, località balneare della provincia di Lecce.
Ugento è una delle più note destinazioni turistiche del basso Salento. Il suo territorio ricade nella provincia di Lecce e si estende su un tratto di costa del mar Ionio. Il centro abitato è costruito in parte sul sito dell’antica Ozan, città messapica tra le più importanti della zona.
Il Comune di Ugento dispone di 12 chilometri di litorale basso e sabbioso, con poche rocce solo in alcuni tratti. Nel IX secolo a.C. flussi migratori di provenienza illirica popolano tutta la Puglia meridionale e unendosi ai popoli locali danno origine alla civiltà messapica.
Ugento diventa una città-stato dotata di esercito e zecca e in epoca romana dispone anche di uno scalo portuale sullo Ionio. In questi anni cerca di allearsi con i cartaginesi per riottenere la propria autonomia politica, ma nel 266 a.C. le legioni romane riconquistano Ugento.
Nell’82 a.C. il paese diventa municipio romano e tra il V e il VI secolo la località pugliese subisce diverse incursioni barbariche che terminano nel 545 con la distruzione operata dai Goti. Nell’842 si assiste ad una seconda distruzione e il Comune salentino risorge grazie ai monaci basiliani che conferiscono alla città un’urbanistica greca con nuove mura.
Con l’arrivo dei Normanni nel 1071 il vescovato greco viene soppiantato di nuovo da quello latino, anche se le due chiese coesistono per un paio di secoli. Alla fine dell’XI secolo Ugento diventa feudo e nel 1195 viene annessa al principato di Taranto.
Diverse famiglie nobiliari si sono avvicendate al comando di Ugento, tra cui gli Orsini, i D’Aquino, i Del Balco e i Della Ratta. Nel 1537 Ugento viene devastata dal corsaro ottomano Khayr al-Din Barbarossa e resterà nelle mani delle famiglie feudatarie fino al 1806, quando viene soppresso il sistema feudale.
Intorno al 1880 il borgo pugliese subisce un evidente cambiamento urbanistico e molte abitazioni vengono abbattute per fare spazio all’attuale Piazza Vittorio Emanuele II e alle altre strade che compongono l’odierno centro storico.
Il sindaco Salvatore Chiga ricorda l’appuntamento con la Festa della Madonna dell’Aiuto che si terrà nella frazione di Torre San Giovanni il 10 e 11 agosto e che prevede una lunga processione in mare.
Luoghi d’interesse di Ugento
- Cattedrale di Santa Maria Assunta: è stata edificata agli inizi del XVIII secolo in stile neoclassico ed oggi accoglie il Museo della Diocesi di Ugento
- Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli: composta da un unico ambiente con pareti affrescate, risale ai primi anni del XVII secolo ed attualmente è inglobata in una masseria del XVIII secolo
- Cripta del Crocifisso: si tratta di un ipogeo a pianta trapezoidale di origine basiliana che accoglie un ciclo di affreschi datati tra il XIII e il XVII secolo
- Palazzo Vescovile: realizzato nel XVII secolo, conserva ancora le tracce della precedente struttura cinquecentesca
- Museo Civico di Archeologia: situato nel Convento di Santa Maria della Pietà, ospita la Tomba dell’Atleta, un sepolcro del VI secolo a.C. ritrovato per caso negli anni Settanta
- Castello di Ugento: edificato in epoca normanna e ristrutturato più volte nei secoli, è una fortezza-dimora dalla pianta trapezoidale irregolare con torrioni ai vertici
Piatti e prodotti tipici di Ugento
In tavola ad Ugento non mancano mai prodotti come olive condite, pomodori, zucchine e melanzane sott’olio, tutti provenienti dalle campagne locali e accompagnati dal pane casereccio di grano duro. Una coltivazione tradizionale della zona sono poi i lampascioni, delle cipolline conservate sott’olio.
Una delle pietanze più diffuse ad Ugento sono i ciciri e trina, una minestra preparata con ceci e pasta fatta in casa. Come antipasto o secondo si possono mangiare le pittule, delle palline di pasta fritta da gustare vuote o ripiene con cime di rapa o acciughe.
Imperdibile è pure la pitta di patate, una pizza rustica cotta in forno composta da due strati di patate schiacciate farciti in mezzo con prosciutto e formaggio, olive e pomodori o cime di rapa. Come secondo invece si possono assaggiare gli gnummareddi, degli involtini composti dalle frattagli di pecora o agnello e insaporiti con finocchietto e prezzemolo.