Natalie Portman è pronta al debutto in una serie televisiva con La donna del lago, in uscita oggi in streaming. In questo caso non è soltanto una delle protagoniste, ma è anche produttrice. La storia è ambientata nella Baltimora degli anni Sessanta e racconta di una casalinga ebrea che si reinventa giornalista investigativa.
In occasione dell’uscita della miniserie l’attrice premio Oscar ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, nella quale racconta la sua prima esperienza con un tipo di serialità più impegnativa.
La donna del lago è stata anche l’occasione per ripercorrere le radici familiari: “Per me è stato emozionante rivivere la storia dei miei bisnonni che sono immigrati a Baltimora dall’Europa dell’est. Mia nonna è nata a Baltimora e poi si è trasferita a Cincinnati, ma aveva circa quarant’anni negli anni Sessanta. Per costruire Maddie mi sono un po’ ispirata a lei e alla sua vita nella comunità ebraica, nell’ambiente politico e sociale dell’epoca”.
Dando uno sguardo all’account Instagram di Natalie Portman si può vedere come spesso condivida con i fan consigli di lettura e infatti nel corso dell’intervista gli viene chiesto della sua passione per la letteratura e il cinema italiani: “Elena Ferrante è la mia autrice preferita, in assoluto nel mondo. Poi c’è Natalia Ginzburg la cui scrittura è molto importante per me. E poi gli autori per il cinema. In questo momento sono innamorata di Alice Rohrwacher, la trovo veramente brillante. Amo il cinema di Paolo Sorrentino, di Luca Guadagnino, senza dimenticare naturalmente i maestri del passato. Un numero tale che è quasi imbarazzante ricordarlo. Tra cui il grande Ermanno Olmi, Federico Fellini, Vittorio De Sica potremmo stare qui a parlare della storia cinematografica dell’Italia per ore”.