L’Intelligenza Artificiale ormai sta invadendo rapidamente ogni ambito della nostra vita e l’ultima novità più interessante è il contest di bellezze artificiali che ha posto l’accento sul tema dei canoni estetici e su come questi siano influenzati sempre di più dai social media.
Lo scorso aprile la piattaforma per creator Fanvue aveva promosso il primo concorso di bellezza per sviluppatori AI denominato Miss AI. Tutte le ragazze partecipanti sono modelle e influencer prodotte dall’intelligenza artificiale e dispongono di profili social che includono contenuti di vita normale e commerciali.
Se però le competizioni tradizionali si concentrano sull’aspetto fisico delle donne, questo concorso andrà a premiare l’abilità dei creator di realizzare bellezze digitali mediante l’uso di prompt particolari. Dalle oltre mille iscritte sono state poi estratte dieci finaliste, tutte giovani, magre e di pelle chiara.
La scelta di questi tratti somatici sarebbe dettata da una tendenza AI di offrire personaggi basati su stereotipi. Tra le più note finaliste abbiamo Aiyana Rainbow, una dj rumena dai capelli arcobaleno e Kenza Layli, influencer del Marocco che porta l’hijab e fa promozione di prodotti di wellness e di turismo locale.
Questi esempi sono prototipi di una bellezza perfetta e senza segni dell’età e rappresentano quelli che siamo soliti vedere, evidenziando come le immagini AI riflettano di base il mondo dal quale provengono. Il contest di Miss AI ha dunque acceso il dibattito sulla rappresentazione e percezione della bellezza e della diversità nella realtà digitale.