Amadeus: “Sarà il mio ultimo Sanremo. È giusto che le radio siano protagoniste”

L'intervista con Pippo Pelo

Amadeus è passato a trovarci a Casa Kiss Kiss, in una location che anche lui ha trovato molto affascinante: «Un posto bellissimo, a dieci metri dal mare, non poteva essere altrimenti». Alla quinta edizione consecutiva di Sanremo, la conferma delle voci che si sono inseguite su di lui: «Sì, sarà l'ultima edizione. È una festa di fine anno scolastico, mi auguro sia una bella festa e che al pubblico piaccia. Poi magari più avanti chissà, intanto magari bisogna trovare nuove idee, noi radiofonici siamo così, dobbiamo sempre trovare qualcosa di nuovo».

Un'edizione straordinaria, con una line up tra le più ricche degli ultimi anni. Come in tutte le edizioni da lui dirette, la concentrazione dei media italiani si è spostata totalmente sulla città ligure. «Ne sono felice, era il mio obiettivo quando ho cominciato a fare Sanremo - ha dichiarato Amadeus - poi purtroppo il Covid ha rallentato quello che sta accadendo quest'anno, perché era quello che avrei voluto fare subito, poi sappiamo tutti cosa ci è accaduto, ma fortunatamente è alle nostre spalle. L'anno scorso, e ancor di più quest'anno, siamo tornati a un festa che non è solo all'interno dell'Ariston, ma anche in tutta la città e in tutta Italia. Vengono persone da ogni parte d'Italia ed è giusto che le radio abbiano un ruolo da protagoniste.»

Questo è il Sanremo, per dirla alla Kiss Kiss, con la musica più bella? È la miglior edizione a firma di Amadeus? «Non sarebbe giusto. C'è un ciclo, ci sono ondate di musica, e quest'anno è stata un'ondata notevole, dato che tanti cantanti che non hanno partecipato a Sanremo hanno accettato il mio invito e sono in gara. È chiaro che nel tempo ti prendi la fiducia dei cantanti e quelli che una volta venivano solo come ospiti hanno accettato di venire o tornare. Perché i Negramaro sono tornati, Mahmood, Diodato, gente che ha vinto o è stata protagonista di Sanremo.»

«Ma anche chi non c'è mai stato - prosegue Amadeus - come Alessandra Amoroso, come Ghali, l'arrivo di Geolier. Sono tanti i nomi che non vedo l'ora che il pubblico a casa, anche attraverso Radio Kiss Kiss, possa ascoltare.»

C'è un cruccio, qualcosa che il conduttore avrebbe voluto andasse meglio? «No. Le cose capitano se è giusto che accadano. Quello che parte domani sera è quello che è giusto ci fosse. Non ho nessun cruccio, solo desideri. Il desiderio che la gente ascolti la musica, quello di presentare con Marco Mengoni, poi con Giorgia, con Teresa Mannino, con Lorella Cuccarini e con Rosario, il mio amico Ciuri, Fiorello.»

Dall'anno prossimo non vedremo più la coppia Amadeus-Sanremo, quindi. Mancherà più l'Amadeus direttore artistico o il conduttore? «Dico una cosa, non per sembrare modesto. Mi auguro che chiunque faccia Sanremo l'anno prossimo dia innanzitutto importanza alla musica. Prima la musica in gara, poi lo show, non il contrario.»

In chiusura, Amadeus ha firmato la splendida opera che Jorit sta realizzando a Casa Kiss Kiss, in cui ha ritratto Raffaella Carrà. Anche il suo "Ama" resterà indelebile nella storia di questo Festival.