Il ritorno dei Coma_Cose a Sanremo
Il duo musicale Coma_Cose torna al Festival di Sanremo 2025 con il brano “Cuoricini”, un titolo che già promette di catturare l’attenzione del pubblico. Dopo il successo della loro partecipazione precedente, i Coma_Cose si presentano di nuovo sul palco dell’Ariston con una canzone che esplora temi attuali e universali, come l’amore e la comunicazione nell’era digitale, in un mix di sonorità che spaziano tra pop e indie, mantenendo lo stile distintivo del duo.
Il significato di “Cuoricini”
“Cuoricini” si distingue per un testo che affronta il tema della comunicazione moderna attraverso le emozioni. Il titolo del brano, che richiama i cuori spesso usati nei messaggi e nelle chat sui social media, diventa un simbolo di come le emozioni vengono trasmesse e percepite oggi. Secondo quanto dichiarato dai Coma_Cose, la canzone è un riflesso delle difficoltà e delle bellezze dell’amore contemporaneo, dove i sentimenti vengono spesso espressi attraverso schermi e dispositivi. Il titolo, apparentemente leggero, nasconde una critica sottile all’uso eccessivo dei simboli digitali, come i “cuoricini”, che spesso sostituiscono le autentiche manifestazioni d’affetto. La canzone affronta il tema dell’amore vissuto nella routine giornaliera, evidenziando come la convivenza possa portare sia momenti di complicità che piccole tensioni. I “cuoricini” diventano metafora delle interazioni superficiali, che rischiano di impoverire la comunicazione emotiva all’interno della coppia. Attraverso un linguaggio poetico e immagini evocative, i Coma_Cose descrivono le sfide e le bellezze dell’amore contemporaneo, sottolineando l’importanza di andare oltre le apparenze e di coltivare una connessione autentica. Il brano invita a riflettere su come la tecnologia influenzi le relazioni, esortando a riscoprire la profondità dei sentimenti al di là delle interazioni digitali.
Il testo di “Cuoricini”
Oggi mi sento una pozzanghera
Se l’ansia mi afferra
Con lo sguardo verso il cielo
Ma il morale per terra
Se mi trascuri impazzisco
Come maionese
Ci sto male, male male male
Vorrei svagarmi ma oggi una canzone
Dura come un temporale
Anche se è molto popolare
E mi hai buttato via
In un sabato qualunque
Mentre andavi in cerca
Di uno slancio di modernità
Ma tu volevi solo
Cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Un divano e due telefoni
È la tomba dell’amore
Ce l’ha detto anche un dottore
Porta un chilo di gelato
E poi nel dubbio porta un fiore
E almeno un kiss, please
E se oggi ho le pupille
Più grandi del cuore non mi giudicare
Male male male
Che dovrei dire io che ti parlavo
E tu nemmeno ti mettevi ad ascoltare
Tu mettevi solo
Cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Ma fortunatamente
Un sabato qualunque
Mi hai portato via da tutta quanta
La modernità
Ma dove scappi senza
Cuoricini, cuoricini
Per l’autostima
Cuoricini, cuoricini
Che medicina
Cuoricini, cuoricini
Ma che tolgono il gusto
Di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Cuoricini, cuoricini
Cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo