Fabio Concato: “Non sopporto più Domenica bestiale. Anna Oxa? Bravissima, ma troppe liti”

Il cantautore milanese si confessa: dalla difficoltà di eseguire sempre gli stessi brani ai contrasti con Anna Oxa durante un tour.

Fabio Concato è una delle voci più riconoscibili e amate della canzone d’autore italiana, protagonista storico della nostra musica. In un’intervista concessa a La Repubblica, l’artista ha ripercorso momenti significativi della sua vita e della sua carriera. Tra i vari temi affrontati, ha ricordato anche due dei suoi brani più celebri: Domenica bestiale e Fiore di maggio.

Il peso di “Domenica bestiale”

“Domenica bestiale”, uno dei brani più iconici di Concato, ha segnato profondamente la sua carriera. Tuttavia, l’artista ha confessato di aver attraversato periodi in cui eseguire sempre lo stesso pezzo diventava gravoso. In un’intervista, ha raccontato: “C’è stato un periodo in cui non ne potevo più di cantare ‘Domenica bestiale’. Poi però è sufficiente aggiungergli un colore per innamorarsene di nuovo e capire che è ancora un brano attuale, bello”.

Fiore di maggio

Sull’altro suo grande successo ha dichiarato: “Succede spesso che quando arriva il primo figlio, anzi figlia, si finisca per scriverne qualcosa perché si è particolarmente ispirati. Carlotta ora ha 42 anni. Il ricordo è quello di una grande gioia, mi sembrava che tutto andasse benissimo, eravamo felici. C’era ancora tanto da fare, ma costruire il futuro con una bimba è diverso. Avevo una forza diversa, come quella che ho oggi verso la mia nipotina”.

Tensioni con Anna Oxa

La collaborazione con Anna Oxa durante il “Viceversa Tour” è stata caratterizzata da tensioni. Concato ha dichiarato: “Bravissima, ma la comunicazione tra noi era un disastro. Pensavamo entrambi che l’altro fosse diverso. Lo spettacolo era forte, il pubblico ci adorava, ma i conflitti ci hanno impedito perfino di fare un dvd”. 

Riflessioni sulla sensibilità artistica

Concato ha anche parlato della sua sensibilità artistica, descrivendola come una lotta continua: “Se sei sensibile non puoi diventare cinico. Mi dicevano: ‘Sei bravo, però ti manca un po’ di cattiveria’. Come se la cattiveria fosse un valore”. Ha sottolineato come questa caratteristica abbia influenzato la percezione del pubblico nei suoi confronti. 

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