Rocco Hunt: “Sul mio live c’è la mano di Alessandro Siani. Nuova hit estiva? Non so…”

Rocco Hunt è stato nei nostri studi per parlarci del suo tour, della sua musica e di tanto altro, in una chiacchierata a tutto tondo.

Rivivi l'intervista integrale di Marco e Raf a Rocco Hunt.

È un amico di Radio Kiss Kiss, è l'hitmaker estivo più forte di tutti. Presto spaccherà tutto in giro per l'Italia, è appena uscito il suo nuovo singolo dal titolo "Non litighiamo più". Oggi, in diretta su Radio Kiss Kiss: Rocco Hunt!

«Ciao ragazzi, Kiss Kiss a tutti!»

Kiss Kiss a te Rocco! Abbiamo detto tutto, no?

«Avete anche esagerato, anche meno! A volte mi chiedo "ma di chi stanno parlando?" quando sento certe cose.»

Ne hai fatta di strada, e noi siamo orgogliosi di te.

«Grazie.»

Rocco Hunt a Radio Kiss Kiss

Tra pochissimo inizierà il tuo tour e c'è grande attesa, perché sappiamo che per artisti come te i concerti sono la cosa più importante. Va bene lo studio, ma il palco è un'altra cosa.

«Soprattutto dopo gli ultimi due anni di pandemia. Forse questo è il primo anno che noi artisti possiamo programmare. Voi siete venuti al Palapartenope l'ultima volta, ma questo concerto sarà diverso perché c'è la mano di Alessandro Siani che ha fatto la regia e il direttore artistico. Ci sarà un palco fantastico, posso già fare degli spoiler.»

Vai!

«Ci sarà un palco importantissimo, anche perché abbiamo avuto il tempo di prepararlo e di programmare. Sarà uno spettacolo principalmente musicale ma con degli input artistici che ha dato Alessandro e sicuramente farà anche ridere.»

Ci saranno degli ospiti? Me ne dici uno all'orecchio?

[Rocco Hunt dice qualcosa all'orecchio di Raf, ndr]

[Raf] Dua Lipa! Non ci credo!

«[ride, ndr] Ha detto che se le annullano una festa di piazza che ha in Calabria forse riesce a venire!»

Quindi non ci dobbiamo solo aspettare uno show musicale, ma anche qualcosa di comico perché c'è dietro Alessandro Siani.

«Sì sì. Qualcosa di un po' teatrale, se vogliamo dirlo così, ma senza esagerare perché le gente quando viene al mio concerto vuole ballare e cantare. Pure io quando partono i pezzi un po' più spinti mi diverto, mantenendo la mia coerenza artistica ma alzando l'asticella. Dopo due concerti al Palapartenope lo scorso anno e due all'Arena Flegrea quest'anno, c'è bisogno di dare qualcosa in più a chi viene a vedermi riconfermandomi la fiducia pur non avendo pubblicato un album.»

Lo ricordiamo, 5 e 6 luglio Arena Flegrea a Napoli, poi parte il tuo tour in tutta Italia. Sul palco sei coinvolgente, te lo mangi!

«Proprio per questo invito tutti a venire al mio show, perché magari può piacere anche a chi non mi segue. Delle persone che sono state portate al mio concerto poi sono rimaste felici, perché vedono un'altra versione di me che non si conosce.»

"Non litighiamo più" parla d'amore, di rapporti di coppia, del mantenere equilibri. Con tua moglie tu fai un passo indietro o di solito inizi il litigio?

«Faccio una citazione dai miei nonni, che stanno da tanti anni insieme, tra alti e bassi, e chiaramente sono un esempio. "Nella coppia ci dev'essere sempre uno che dice una parola in meno, se no si finisce sempre a mille e una notte". Non so, quando diventi padre per evitare problemi inutili fai finta di niente. L'importante è che in una discussione ci sia sempre uno dei due che dica una parola in meno. Proprio perché, come dico nella canzone, le parole pesano come missili. A volte una parola tira l'altra e succedono cose spiacevoli.»

Oltre a parlare di amore, c'è qualcosa di più profondo dietro la canzone.

«Assolutamente sì, soprattutto in questo periodo. Vediamo quotidianamente notizie che ci distruggono e ci attanagliano. È anche un messaggio a favore della pace e della positività. Sentire parlare di armi, missili, nel 2023, significa che ancora non abbiamo capito niente come umanità. Non sono i valori e l'educazione che voglio trasmettere a mio figlio. Vedere che dei paesi così vicini a noi stanno ancora combattendo è una cosa che mi distrugge dentro. E vedere che ci sono anche altri paesi che armano è una cosa terribile.»

Rocco Hunt a Radio Kiss Kiss

Hai scritto questo pezzo, e noi prendiamo spunto per farti mandare un messaggio in riferimento a due aneddoti. Il primo è stato l'anno scorso, in Germania, durante un concerto ti sei arrabbiato perché un ragazzo ti lanciava delle monetine mentre ti stavi esibendo. Ti leggo testualmente quello che gli hai detto: "se hai le palle, lanciamele qua le monetine, vali tanto quanto la moneta che mi hai lanciato, un euro".

«Non rimpiango quello che ho detto, ero incazzatissimo. C'erano davvero duemila persone che cantavano e uno scemo che lanciava le monete. Tra l'altra era pure tedesco, non era italiano, incredibile.»

Secondo te perché gli hater pagano il biglietto e vanno al concerto?

«Non lo so. Sarà stato costretto da qualcuno a venire. Io non pagherei mai il biglietto di qualcuno che non mi sta simpatico. È successo, mi sono incazzato, ma devo dire che dopo quello sfogo non è arrivato più niente sul palco.»

È servito. Secondo aneddoto, ci spostiamo in Spagna, a Barcellona, perché a mezzanotte, in chiusura di un tuo live in un club, la sicurezza a un certo punto ti ha portato via. Ci spieghi i dettagli?

«È vero. Io pensavo che la sicurezza fosse arrivata per portare via qualcuno del pubblico, non so, qualcuno che stava dando fastidio. Invece era finito l'orario dell'esibizione e mi hanno preso con la forza. Mi è dispiaciuto perché stavo facendo delle foto con i fan sotto il palco. Evidentemente non avevano capito bene la situazione, mi hanno preso e mi hanno portato nel camerino automaticamente.»

In Germania la monetina, in Spagna la sicurezza. Sei un artista internazionale, ma resta più in Italia!

«Mi è dispiaciuto, ero con tanti fan italiani, ragazzi di Salerno, di Napoli, campani e del sud Italia, ero lì per coccolarli. Avevo fatto un meet & greet per conoscerli, ma poi mi hanno portato via. Sono l'unico artista che viene portato via dalla sicurezza: non portano via i fan, ma l'artista.»

Oggi ti abbiamo dedicato la puntata parlando di litigi in coppia.

«Io preferisco comunque che il litigio ci sia, perché significa che la fiamma arde. Il litigio fa parte dell'amore.»

Tu dici quello che pensi o a volte le dici in preda al momento?

«Quando sono nervoso magari dico cose che non penso. Però mi fa ridere che torno indietro dopo quattro minuti, torno subito sui miei passi e dico che quella cosa non la penso. È una cosa velocissima. Raggiungerò la maturità quando accorcerò quei tre minuti in venti secondi, poi dieci, fino a quando eviterò completamente. Lì sarò davvero maturo.»

E quando dicono "niente" o "fai come ti pare"?

«Il "fai come ti pare" sembra un "fai come vuoi, tanto ti lascio". Il "niente" quando diventi papà te lo dice anche tuo figlio quando gli chiedi cos'ha fatto a scuola.»

Adesso quanti anni ha Giovanni?

«Sei. Oggi è in gita! Se fa la gita a sei anni, a dieci anni va in Erasmus!»

La sua prima gita?

«Non proprio la prima, ma è la prima volta che prende il pullman, quaranta minuti ed è andato in una cascina fuori città.»

Oltre all'emozione c'è anche un po' quel timore? Come le vivi le prime gite?

«Sono felicissimo, la scuola ci dà molta fiducia e ci fa piacere mandarlo a fare esperienze. I ragazzi devono fare esperienze. L'unica cosa che rimpiango della mia esperienza scolastica è che non mi mandarono a Firenze perché ero l'unico studente con 6 in condotta. I miei amici mi raccontarono che fu bellissima, sai, la prima gita insieme. Il destino volle che qualche anno dopo andai a Firenze a ritirare il premio come miglior artista dell'anno di MTV e il mio primo disco d'oro con l'album 'A verità

Hai fatto tantissime hit!

«Mi sono divertito in questi anni e voi mi avete sempre sostenuto, siete stati come una famiglia e vi ringrazio davvero.»

Siamo felici e orgogliosi. Ti leggo qualche dato: 25 dischi di platino negli ultimi due anni, oltre 4 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e più di due miliardi di stream totali. "Non litighiamo più" è già una hit, ma stai pensando di far uscire un nuovo tormentone estivo? Magari un feat.

«Ti dico la verità. Avevamo pensato a Non litighiamo più come un singolo da pubblicare in attesa dell'estate, non avevamo molte pretese. Invece è esplosa da subito, che non è scontato per un pezzo pop. È entrata così tanto nel cuore della gente che potrebbe essere un singolo che dura più di quanto avevamo programmato. Allo stesso tempo ho già della nuova musica pronta e vorrei pubblicarla. Volevo uscire dalla comfort zone e pubblicare Non litighiamo più fuori dal periodo estivo. Non voglio fare programmi.»

Grazie a Rocco Hunt!

«Kiss Kiss a tutti!»

Rocco Hunt a Radio Kiss Kiss

Notizie del giorno

ti potrebbe interessare

Sui suoi profili, Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari ha condiviso un suo scatto di quando, da giovane, era un “metallaro”.
Una recente sentenza della Cassazione ha previsto l’inserimento di risarcimenti in caso di ritardi o cancellazioni dei voli aerei.