Clara in Dedikiss
Il 16 febbraio è uscito il suo primo album, che si chiama “Primo”, è con noi Clara!
«Ciao a tutti!»
Quanto l’hai desiderato questo primo album? Da piccola ti aspettavi di diventare attrice, cantante, di salire sul palco di Sanremo, di pubblicare un album, raccontaci.
«Il mio sogno era di cantare da sempre. Il primo album è un sogno che si avvera dopo un anno che mi ha stravolto la vita, quindi sono felicissima.»
A microfoni spenti Clara ci raccontava a sensazione di salire sul palco dell’Ariston e di cantare per prima, tutti ti guardano. Che emozione è stata?
«Inizialmente, quando mi hanno detto che sarei stata la prima, a mezzogiorno durante la conferenza stampa, sono andata un po’ in ansia. Era una bella responsabilità. Poi mi sono caricata a pallettoni e mi sono detta “o la va o la spacca”. La cosa importante, che ho tentato di fare a Sanremo, era quella di non scendere dal palco con dei rimpianti. Quindi me la son goduta al 100% e son contenta del feedback e di tutto l’amore che sto ricevendo.»
A proposito, facciamo un bilancio su questo tuo Festival. Quali sono le cose che ti mancheranno e quelle che non ti mancheranno proprio?
«Come dico sempre, io lo avrei continuato per un altro mese, mi è piaciuto tantissimo. A parte il palco dell’Ariston, pensa come è stato per me che sono spettatrice del Festival fin da quando ero piccola. E poi il trucco e parrucco, ogni giorno esci di casa e ti dicono “Wow!” e tu rispondi “Sì, mi sono proprio svegliata così!” È stata un’esperienza unica, anche conoscere i giornalisti. Sono stati buoni, comunque io venivo da Sanremo Giovani ed ero un po’ preoccupata per le pagelle iniziali per com’era andato il feedback di Diamanti grezzi. Invece poi molti si sono ricreduti e mi hanno chiesto scusa dicendomi che in realtà sono stata la rivelazione. Ho ricevuto molto affetto anche da loro, e invece il mio ufficio stampa e il management mi dicevano “Attenta ché Sanremo è un tritacarne, può andar male.”»
Invece è stato più un luna park che un tritacarne.
«Un luna park di emozioni, soprattutto con dei feedback molto belli dalla gente. Sto ricevendo un affetto e un calore che non mi aspettavo, non sapevo cosa volesse dire partecipare a Sanremo e vedere che la tua canzone funziona.»
Già ci hai detto quanto sognavi il tuo primo album, ma da quanto tempo lo stai preparando?
«Avevo in mente di far uscire un album da molto poco, da quest’anno, perché le cose vanno un minimo meritate, e secondo me non era ancora il mio momento. Invece, quest’anno è stato un anno di prime volte, in ci ho visto le persone iniziare a credere in me e iniziare a esser sempre di più a seguirmi. Pensavo fosse il momento giusto. Ci sono canzoni nate molto tempo fa e altre nate negli ultimi mesi. C’è una canzone in cui per la prima volta faccio da interprete, quindi non l’ho scritta io. È stato difficile, perché ti arriva un pezzo già con delle linee melodiche cantate da qualcun altro e devi farlo tuo. Invece quando scrivo con autori mi faccio le mie linee melodiche, vado davanti al microfono e sono io al 100%.»
È già tuo quel lavoro.
«Sì. Invece con Aquiloni, che è la traccia in cui interpreto ed è una delle mie preferite, ero già fiduciosa. L’hanno scritta due autori tra cui Leo Einaudi, con cui ho lavorato tanto e che mi conosce, le linee melodiche le sentivo già mie. Ha fatto un bel lavoro e gli sono grata.»
“Ragazzi fuori”, che ci auguriamo possa avere anche più successo di “Origami all’alba”, è una “Origami all’alba 2” o la storia è totalmente diversa?
«No, la storia è diversa. Origami all’alba è nata proprio quando avevo concretamente in mano il copione e c’era scritto “Crazy J canta” e c’era una canzone da scrivere. Quest’anno, invece, stavo lavorando all’album e con Alessandro La Cava abbiamo scritto Ragazzi fuori, canzone che ci sembrava bellissima e volevo mettere prima traccia dell’album. Poi hanno fatto la sorpresa di mandarla alla produzione di Mare fuori ed è piaciuta. Perciò mi sono ritrovata in questa scena con quella canzone.»
È stata una sorpresa anche per te.
«Sì, almeno fino al momento in cui mi hanno detto che l’hanno messa, è stato bellissimo.»
Hai fatto un balletto su TikTok con special guest Bruno Vespa. Come ti è venuto in mente?
«Dovevo andare a Porta a Porta. Io curo i social da sola, me ne occupo io, non voglio sentire le idee di nessuno, che è la cosa migliore perché almeno sei te stessa sicuramente. Ho pensato “ma Bruno vespa ha mai fatto un TikTok?” No. Tanto che vado da chi lo seguiva e ho chiesto se si poteva fare e mi ha detto “Assolutamente sì!” Quindi entriamo in uno studio come questo e c’era Bruno Vespa con Patty Pravo che se ne stava andando. Io come prima cosa saluto Patty Pravo, poi vado da Bruno Vespa e gli dico “Buongiorno direttore, dobbiamo fare un TikTok di Diamanti grezzi“. Ha fatto il gesto coem per dire che sono pazza, non ha voluto ballare ma lo ha fatto. È stato molto divertente, è una persona disponibile.»
Secondo te lui l’ha visto il TikTok?
«Secondo me sì, perché lì c’erano le ragazze con i social che li seguono.»
Ci raccontavi a microfoni spenti che c’era un momento in cui volevi abbandonare la musica. Cos’era successo?
«Non proprio lasciare. Io lavoravo dai 16 anni come modella, arrivo da un paesino molto piccolo, ho messo da parte un po’ di soldi e sono andata a Milano. Cantavo già, scrivevo e pubblicavo qualcosa, ma non facevo quello come lavoro. Faccio un featuring con Nicola Siciliano, firmo un contratto con una casa discografica e lascio il mio lavoro per dedicarmi completamente a questa cosa. Era felicissima, stavo realizzando il mio sogno. Ma non è andata come mi aspettavo, quindi ci sono stati tanti problemi sia a livello economico sia perché non andava come volevo. Ho accantonato la musica continuando a farla per passione, ma dovevo trovarmi un altro lavoro. Proprio mentre dicevo così ho preso un cane che mi ha cambiato al vita, Coco, e mi ha scritto Ivan Silvestrini, regista di Mare fuori, uno dei pochi che ascoltavano la mia musica.»
Dato che tutti hanno detto che nella serata delle cover dovevi cantare con Cardio Trap di “Mare fuori”, ti facciamo una challenge: ti elenchiamo una canzone e tu ci dici con chi la canteresti tra i cantanti del Festival. “I will always love you”.
«Annalisa. Oddio, anche Il Volo.»
“Thriller”?
«Irama, ha la voce graffiante e va in alto.»
“In da club”.
«Geolier.»
“Con te partirò”.
«Il Volo.»
“Bello e impossibile”.
«O con Angelina o con Emma.»
E “Diamanti grezzi” di Clara?
«Un remix con Angelina.»
Grazie Clara per essere stata con noi!
«Grazie a voi!»