Buongiorno, benvenuta! Essere genitori oggi: è sempre più una enorme responsabilità. Legalmente quali sono le responsabilità dei genitori che ignorano i richiami della scuola e non si adoperano per supportare anche psicologicamente i propri figli?
«Buongiorno a tutti voi! Il genitori ha l'obbligo fondamentale di educare a rispettare le regole civili e anche la giurisprudenza. La Cassazione è intervenuta più volte sul punto dando degli input ben precisi: il genitore ha l'obbligo di fornire un'adeguata educazione nel rispetto di tutte le regole civili. Questo significa non solo quando i ragazzi sono in attività ludica, ma soprattutto scolastica. I genitori e la scuola hanno un patto tacito e palese di collaborare per far sì che i ragazzi siano il più responsabile possibile. Entrambi sono educatori. Primariamente il genitore deve far comprendere al figlio che quand'egli non è presente, è la scuola che supplisce, perché è un'autorità. E i genitori non devono mettersi in contrasto.»
Ecco, è bene precisare questa cosa. La scuola è un alleato, non un nemico da contrastare.
«Questo è il punto focale. Quando vengono i genitori in studio da me, e faccio questo lavoro da 30 anni, i loro spesso contrastano con gli insegnanti. Al di là del patto tra genitori ed educatori, bisogna che si comprenda bene che se la scuola emana una sanzione e convoca il genitore dicendogli "il tuo figliolo ha commesso un illecito e si deve prendere un provvedimento disciplinare" il genitore deve collaborare perché qualunque danno arrecato dal ragazzo, a parte quello sociale, ma proprio di risarcimento danni, è di responsabilità del genitore secondo il Codice Civile, che dice che è anche obbligato alla sorveglianza.»
Quindi, spalla a spalla con la scuola e attenzione, perché contrastarla può essere un problema anche dal punto di vista legale.
«Esattamente, perché i genitori sottovalutano questo aspetto. Pensano che la scuola esageri, ma se il ragazzo non rispetta le regole della comunità può andare fuori e commettere un illecito, allora la famiglia dovrà risponderne anche pecuniariamente.»
Grazie davvero!
«A voi!»
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