Xiulin Ruan, professore di ingegneria meccanica della statunitense Purdue University, ha inventato una vernice bianca che riesce a raffreddare le superfici frenando l’innalzamento delle temperature. Una scoperta sensazionale se immaginiamo di applicarla su larga scala al mondo, per proteggerlo dal riscaldamento globale.
La pittura acrilica riflette il 98% dei raggi solari. Applicata al tetto di un edificio, può abbassare la temperatura fino a 8 gradi Fahrenheit (-13 Celsius), con una potenza di raffreddamento di 10 kilowatt, che è poi il consumo dei condizionatori d’aria usati nelle abitazioni.
L’ipotesi che emoziona
L’opportunità che entusiasma gli scienziati è questa: se la vernice coprisse l’1-2% della superficie terrestre, la quantità di luce riflessa nello spazio riuscirebbe a ridurre il calore assorbito dal pianeta. Questa piccola percentuale sarebbe sufficiente a stabilizzare le temperature globali.
Attenzione, però. La strada è ancora lunga. L’1-2% della superficie terrestre, che è pari a 197 milioni di miglia quadrate, corrisponde a circa 10 milioni di chilometri quadrati. Inoltre, occorrerebbero circa 526 miliardi di litri di vernice per dipingere oceani, deserti e alberi.
Scoperta la vernice più bianca al mondo
Il team di ricercatori, capeggiati dal professore Xiulin Ruan, ha comunque raggiunto un incredibile obiettivo. Ha sviluppato la vernice più bianca esistente al mondo, mentre cercava di contribuire a contrastare il cambiamento climatico. Comunque, il programma scientifico non si ferma qui. Basandosi sulle nanotecnologie la ricerca punta a creare vernici che possano cambiare colore in base alle stagioni, a fronte della necessità di mantenere edifici o automobili caldi in inverno e freschi d’estate.