Aprilia, comune laziale in provincia di Latina

Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Aprilia, comune italiano della  della provincia di Latina, guidati dalle parole del sindaco Lanfranco Principi.

Scorporata dal comune di Roma, diviene città di fondazione il 25 aprile 1936. Fu elevata a rango di città con decreto del presidente della Repubblica il 29 ottobre 2012. Fondata a seguito delle bonifiche dell’Agro Pontino, si trova al limite settentrionale del territorio e viene spesso inclusa anche nella Campagna romana.

L’origine del nome Aprilia deriva dalla fondazione della città nel mese d’aprile, nel 1936. La data del 25 aprile, a sua volta, non era stata scelta in modo casuale: si trattava infatti della festività di San Marco, a sottolineare un legame ideale con le principali terre di provenienza dei pionieri, e difatti verrà utilizzata in seguito anche per diverse altre celebrazioni a tema rurale, in primis per la fondazione della vicina città di Pomezia.

Secondo alcuni il nome potrebbe alludere anche alla divinità Venus Aprilia, tradizionalmente tradotto con Venere Feconda: l’epiteto “Aprilia” di Venere deriverebbe dal latino aperire (aprire) per indicare lo “schiudersi” di piante fiori, leggendo così nel nome della città un’espressione di buon augurio, come un “aprirsi” del luogo ad una vita nuova: questa tuttavia potrebbe essere una semplice paraetimologia, o quantomeno un accostamento semantico effettuato a posteriori, dato che non vi è traccia di una simile interpretazione nei documenti dell’epoca.

Luoghi di interesse ed attività ad Aprilia
  • Chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti: la chiesa è stata uno dei primi edifici costruiti nella città, ed è stata parzialmente distrutta durante l’ultimo conflitto mondiale. Nel 1952 all’originaria dedicazione a san Michele fu aggiunta quella a santa Maria Goretti.
  • Statua di San Michele Arcangelo: nel centro urbano di Aprilia, sul sagrato della chiesa, troneggia la statua del patrono della città San Michele Arcangelo, su cui sono ancora visibili le ferite storiche arrecate dalla battaglia tra Tedeschi ed Alleati durante l’ultimo conflitto mondiale. La statua è una pregevole opera dello scultore Venanzo Crocetti (1913-2003). Sin dai giorni della sua fondazione, Aprilia era divisa in tenute agricole proprietà di grossi latifondisti romani che venivano affittate per periodi variabili dai nove ai dodici anni. La statua bronzea è alta circa tre metri, poggia su un piedistallo cilindrico di travertino ed è collocata sul sagrato della chiesa della città.
  • Chiesa dell’Annunciazione: dal 1997 nella chiesa di Campo di Carne dedicata all’Annunciazione della Beata Maria Vergine è visibile l’opera d’arte Volo d’angeli del maestro scultore e pittore apriliano Claudio Cottiga (24 aprile 1945). Essa è una scultura in legno di 12 angeli che ricopre l’intera abside principale dietro l’altare maggiore.
Piatti e prodotti tipici di Aprilia

Nella zona di Aprilia si trovano coltivazioni che si estendono per 3 700 ettari (9 000 acri) di vino Denominazione di origine controllata DOC, la quale è nota per le varietà di vini prodotti come il Trebbiano, Merlot, Sangiovese e Abbuoto. Sotto la regolazione DOC i vini devono contenere almeno il 95% di varietà di uva dichiarata sull’etichetta per avere la qualifica. La produzione di vino DOC è intorno al 75% di Trebbiano.

Requisiti aggiuntivi per ottenere la DOC includono:

  • Il Merlot e il Trebbiano devono avere un raccolto non maggiore di 15 tonnellate per acra. Inoltre il vino prodotto deve raggiungere un contenuto di alcool minimo dell’11%.
  • Il raccolto del Sangiovese può essere massimo di 14 tonnellate per acra e il vino prodotto deve raggiungere almeno l’11.5% di contenuto di alcool in volume.

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