Eva Mikula, ex compagna di Fabio Savi, membro della banda della Uno Bianca, ha raccontato la sua esperienza nel programma ‘Belve Crime’. Ha dichiarato di aver contribuito all’arresto della banda e di aver subito insulti per trent’anni, aspettandosi scuse dai familiari delle vittime.
Il ruolo di Eva Mikula nell’arresto della banda
Eva Mikula ha raccontato di essere stata la fidanzata di Fabio Savi per due anni, durante i quali la banda della Uno Bianca ha commesso numerosi crimini tra il 1987 e il 1994, causando 24 morti e 114 feriti. Ha affermato che l’arresto della banda è avvenuto grazie al suo intervento. Secondo alcune fonti, Mikula avrebbe fornito informazioni decisive alle autorità, portando alla cattura dei membri della banda.
Le conseguenze personali e le richieste di scuse
Dopo l’arresto della banda, Eva Mikula ha dichiarato di aver subito insulti e minacce per trent’anni. Ha espresso il desiderio di ricevere scuse dai familiari delle vittime, sostenendo di aver agito per fermare i crimini della banda. Tuttavia, alcuni familiari delle vittime hanno espresso disappunto per le sue dichiarazioni. Ad esempio, Anna Maria Stefanini, madre di una delle vittime, ha dichiarato: “Quella signora per decoro non dovrebbe parlare”.
La partecipazione a ‘Belve Crime’ e altre testimonianze
Eva Mikula è stata ospite del programma ‘Belve Crime’, condotto da Francesca Fagnani, dove ha ripercorso la sua esperienza con la banda della Uno Bianca. Nella stessa puntata, è intervenuta anche Tamara Ianni, collaboratrice di giustizia che ha contribuito all’arresto di 32 membri del clan Spada a Ostia.