Adriano Panatta ha commentato a La Domenica Sportiva la finale degli US Open tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, soffermandosi sulle qualità tecniche e fisiche dei due tennisti. Secondo Panatta, Alcaraz ha mostrato una marcia in più rispetto all’azzurro, soprattutto per la varietà di soluzioni in campo e la sua straordinaria velocità.
Alcaraz e Sinner: confronto tecnico e fisico
“Alcaraz ha più soluzioni tecniche di Sinner, ha giocato a un livello altissimo con una velocità sbalorditiva”, ha dichiarato Panatta. L’ex campione ha poi aggiunto: “Ha anche un fisico pazzesco, è fatto di gomma, fa recuperi quasi impossibili, arriva su palle inarrivabili e ha pure il controllo. E sul dritto diventa più forte di Sinner”. Panatta ha sottolineato come lo spagnolo sia riuscito a giocare a un livello di velocità e soluzioni tecniche che anche il miglior Sinner avrebbe faticato a contrastare.
La finale degli US Open secondo Panatta
Parlando della finale di New York, Panatta ha ammesso: “Me lo aspettavo più combattuto”. Ha poi spiegato: “Stavolta Alcaraz ha giocato decisamente meglio, a parte il secondo set in cui Sinner ha provato ad alzare il ritmo, ma lo spagnolo giocava a un livello di velocità e soluzioni tecniche che anche il miglior Sinner avrebbe avuto difficoltà”. Secondo Panatta, un elemento determinante è stato il servizio: “Sinner non ha servito bene, quando la prima è al di sotto del 60% diventa dura”.
Il valore dei due campioni e il ruolo di Musetti
Panatta ha precisato che la sconfitta non cambia il valore di Sinner: “Loro due sono superiori in maniera quasi imbarazzante nei confronti degli altri, quando giocano al 100% entrambi il match è imprevedibile può vincere sia l’uno che l’altro”. Ha poi aggiunto: “Alcaraz ha provato sette-otto cose in tutte le parti del campo e ho capito che tirava una brutta aria”. Su Musetti, Panatta ha detto: “È un giocatore che sta vicino a loro, non gli sta accanto, ha grandissima tecnica, gioca proprio bene a tennis, gli manca continuità, saper controllare il sistema nervoso, un po’ di esperienza: cose che fanno le eccezioni, e Alcaraz e Sinner sono le due eccezioni”.